224790 - Cippo a due civili fucilati a Fattoria – Ponte Buggianese (PT)

Il cippo è dedicato a Maria Federighi nei Moschini ed Antonio Moschini, due delle vittime civili di quella che è conosciuta come la strage del Padule di Fucecchio quando, il 23 Agosto 1944, l’unità esplorante della 26a Panzer-Division, in azione antipartigiana, massacrò almeno 174 persone (3 soli i partigiani), compresi vecchi, donne e bambini, lungo i margini dell’area palustre delimitata dai Comuni di Fucecchio (Fi), Cerreto Guidi (Fi), Larciano (Pt), Monsummano Terme (Pt) e Ponte Buggianese (Pt). Si trova accanto ad un cipresso, lungo il margine di una strada sterrata, nei pressi di un ponte. Il manufatto è costituito da una struttura in pietra che racchiude due lapidi, ognuna dedicata ad uno dei due Caduti. La struttura portante ha il vertice leggermente acuminato e, nella sua metà, questa si protende leggermente in avanti, creando un ripiano dove poter collocare eventuali vasi di fiori. Le due lapidi sono di marmo e di grandezza differente, sebbene entrambe abbiano la parte superiore sagomata a forma di trapezio isoscele. Quella a sinistra, rispetto a chi guarda, è dedicata a Maria Federighi nei Moschini: reca incisi il nome della vittima e gli estremi anagrafici, oltre ad una piccola croce cristiana realizzata centralmente sopra l’epigrafe. Tutte le iscrizioni e il simbolo religioso sono stati riempiti con vernice di colore nero. Quella a destra ricorda Antonio Moschini: qui l’epigrafe è stata realizzata mediante caratteri di bronzo in rilievo e riporta il nome del Caduto e i relativi estremi anagrafici.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Frazione Fattoria
Indirizzo:
Via Ragnaia
CAP:
51019
Latitudine:
43.831944
Longitudine:
10.783317

Informazioni

Luogo di collocazione:
Lungo il margine di una strada sterrata
Data di collocazione:
Informazione non reperita
Materiali (Generico):
Bronzo, Marmo, Pietra, Altro
Materiali (Dettaglio):
Pietra per la struttura portante del cippo. Marmo per le due lapidi. Vernice di colore nero a riempimento dei caratteri dell'epigrafe e della croce presenti sulla lapide di sinistra. Bronzo per i caratteri in rilievo che formano l'epigrafe della lapide posta a destra.
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Ponte Buggianese
Notizie e contestualizzazione storica:
La strage del Padule di Fucecchio, 23 Agosto 1944

Dalla scheda di Marco Conti per il sito “Straginazifasciste.it”:

“Dalla metà di Luglio del 1944 il fronte in Toscana si era arrestato sulla linea dell’Arno. L’area del Padule di Fucecchio vedeva la presenza della piccola formazione partigiana “Silvano Fedi”, composta da poche decine di uomini e operativa nella zona di Ponte Buggianese. Più consistenti le formazioni presenti sui colli del Montalbano, a ridosso dell’area palustre. Nelle settimane d’Agosto che erano servite alle truppe tedesche per preparare la ritirata sulla Linea Gotica, non erano mancati in quest’area di transito, episodi di sabotaggio, piccole scaramucce e alcune uccisioni di soldati tedeschi. Assieme alle operazioni antipartigiane, le truppe di occupazione operavano gli usuali rastrellamenti volti a reperire forza lavoro e molte persone (sia residenti che sfollati) si nascosero proprio nell’area del Padule. La percezione, quindi, di operare in un’area caratterizzata dalla presenza di banditi e civili, anch’essi potenziale ostacolo alle operazioni della ritirata, spinse i comandi della 26a Divisione corazzata della Wehrmacht (26a Panzer-Division), guidata dall’allora colonnello Peter Eduard Crasemann (ufficiale che dal 20 Aprile 1943 operò per un anno scarso sul Fronte orientale) ad organizzare un sistematico rastrellamento. Secondo le testimonianze tedesche rilasciate in sede processuale si riteneva che ci fosse la presenza di circa 2/300 partigiani. All’alba del 23 Agosto 1944 piccole pattuglie del reparto esplorante divisionale (26° Aufklärungs-Abteilung), appoggiate dall’artiglieria, circondarono l’area del Padule e progressivamente la passarono al setaccio, senza però addentrarsi troppo nell’interno. Ed era proprio ai bordi del Padule che la maggior parte della popolazione sfollata era acquartierata. Chiunque s’imbatté nelle truppe tedesche venne passato per le armi o ucciso all’istante. L’artiglieria sparò direttamente su molte abitazioni della zona. Solo alcuni, profittando della conformazione del territorio, riuscirono a salvarsi. Alcune case e capanne venivano incendiate. Il capitano Joseph Strauch fece la parte del leone visto che, oltre a operare sul campo, diede le indicazioni ai tenenti che guidavano le varie pattuglie (…). Verso le ore 14:00 l’operazione poteva dirsi conclusa. Tutte le vittime furono ritrovate dai familiari o dai parroci della zona, mentre, in un primo momento, furono gli stessi tedeschi a caricare alcuni corpi sui camions per ammassarli in improvvisate fosse comuni. Tedeschi che addirittura operarono le prime cure nei confronti di alcuni feriti. Certa fu la presenza di fascisti locali, soprattutto nell’area dell’Anchione, che collaborarono con i tedeschi visto che la zona era ricoperta da una folta e alta vegetazione lasciata così appositamente dalla popolazione come protezione da eventuali rastrellamenti. Servivano dunque delle guide. Ma fascisti locali che operarono attivamente risultarono presenti anche nell’area Monsummanese e nel Larcianese secondo le testimonianze dei sopravvissuti.”

1. Maria Federighi coniugata Moschini, nata a Ponte Buggianese il 5 Agosto 1917 (23 Agosto 1917 sul cippo) , ivi residente, casalinga. Uccisa dai tedeschi in località Fattoria il 23 Agosto 1944.

2. Antonio Moschini, nato a Ponte Buggianese il 24 Novembre 1878 (4 Novembre 1878 sul cippo), ivi residente, colono. Ucciso dai tedeschi in località Fattoria il 23 Agosto 1944.

Contenuti

Iscrizioni:
Lapide di sx:

RICORDO
DI MARIA FEDERIGHI
NEI MOSCHINI
BARBARAMENTE TRUCIDATA
DALLA RABBIA TEUTONICA
VITTIMA INNOCENTE
CHE SOLO NELLA FAMIGLIA
E NEL LAVORO
RIPONEVA LA GIOIA
DELLA VITA
23 8 1917 23 8 1944
LO SPOSO ED IL FIGLIO
ADDOLORATI
Q.M.P.

Lapide di dx:

ANTONIO
MOSCHINI
BARBARAMENTE
TRUCIDATO
DALL'ODIO
TEDESCO
4 . 11 . 1878
23 . 8 . 1944
Simboli:
Piccola croce cristiana incisa centralmente sopra l'epigrafe della lapide dedicata a Maria Federighi nei Moschini.

Altro

Osservazioni personali:
Coordinate Google Maps: 43.831944, 10.783317

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