224877 - Lapide ai Caduti dell’eccidio della “tabaccaia” di Prato Grande – Anchione di Ponte Buggianese (PT)

La lapide è dedicata a 11 civili trucidati dai tedeschi il 23 Agosto 1944: 10 fucilati in questo luogo ovvero alla “tabaccaia” di Prato Grande e l’undicesimo, Alberto Parenti, ucciso in località Cento Fosse. Sono due dei tanti episodi che costituiscono quella che è conosciuta come la strage del Padule di Fucecchio. In questo giorno l’unità esplorante della 26a Panzer-Division, in azione antipartigiana, massacrò almeno 174 persone (3 soli i partigiani), compresi vecchi, donne e bambini, lungo i margini dell’area palustre delimitata dai Comuni di Fucecchio (Fi), Cerreto Guidi (Fi), Larciano (Pt), Monsummano Terme (Pt) e Ponte Buggianese (Pt). La lapide si trova inserita all’interno della parete esterna dell’edificio, un tempo utilizzato per l’essiccazione delle foglie di tabacco. L’epigrafe reca incisi i nomi delle 11 vittime e la comune data di morte. I caratteri sono stati rivestiti con vernice di colore nero. Sopra la lapide è stato realizzato un timpano in mattoni alla cui base è infisso un gancio atto a collocarvi la corona commemorativa. Sotto la lapide è stato piantato un piccolo albero di cipresso.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Frazione Anchione, località Prato Grande
Indirizzo:
Via Lima (pressi)
CAP:
51019
Latitudine:
43.825389
Longitudine:
10.778475

Informazioni

Luogo di collocazione:
Parete esterna di un edificio atto all'essiccamento del tabacco.
Data di collocazione:
Informazione non reperita
Materiali (Generico):
Laterizio, Marmo, Altro
Materiali (Dettaglio):
Marmo per l'intera lapide. Vernice di colore nero a riempimento dei caratteri dell'epigrafe. Laterizio per il timpano. Ferro per il gancio atto a sorreggere la corona commemorativa.
Stato di conservazione:
Buono
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Ponte Buggianese
Notizie e contestualizzazione storica:
La strage del Padule di Fucecchio, 23 Agosto 1944

Dalla scheda di Marco Conti per il sito “Straginazifasciste.it”:

“Dalla metà di Luglio del 1944 il fronte in Toscana si era arrestato sulla linea dell’Arno. L’area del Padule di Fucecchio vedeva la presenza della piccola formazione partigiana “Silvano Fedi”, composta da poche decine di uomini e operativa nella zona di Ponte Buggianese. Più consistenti le formazioni presenti sui colli del Montalbano, a ridosso dell’area palustre. Nelle settimane d’Agosto che erano servite alle truppe tedesche per preparare la ritirata sulla Linea Gotica, non erano mancati in quest’area di transito, episodi di sabotaggio, piccole scaramucce e alcune uccisioni di soldati tedeschi. Assieme alle operazioni antipartigiane, le truppe di occupazione operavano gli usuali rastrellamenti volti a reperire forza lavoro e molte persone (sia residenti che sfollati) si nascosero proprio nell’area del Padule. La percezione, quindi, di operare in un’area caratterizzata dalla presenza di banditi e civili, anch’essi potenziale ostacolo alle operazioni della ritirata, spinse i comandi della 26a Divisione corazzata della Wehrmacht (26a Panzer-Division), guidata dall’allora colonnello Peter Eduard Crasemann (ufficiale che dal 20 Aprile 1943 operò per un anno scarso sul Fronte orientale) ad organizzare un sistematico rastrellamento. Secondo le testimonianze tedesche rilasciate in sede processuale si riteneva che ci fosse la presenza di circa 2/300 partigiani. All’alba del 23 Agosto 1944 piccole pattuglie del reparto esplorante divisionale (26° Aufklärungs-Abteilung), appoggiate dall’artiglieria, circondarono l’area del Padule e progressivamente la passarono al setaccio, senza però addentrarsi troppo nell’interno. Ed era proprio ai bordi del Padule che la maggior parte della popolazione sfollata era acquartierata. Chiunque s’imbatté nelle truppe tedesche venne passato per le armi o ucciso all’istante. L’artiglieria sparò direttamente su molte abitazioni della zona. Solo alcuni, profittando della conformazione del territorio, riuscirono a salvarsi. Alcune case e capanne venivano incendiate. Il capitano Joseph Strauch fece la parte del leone visto che, oltre a operare sul campo, diede le indicazioni ai tenenti che guidavano le varie pattuglie (…). Verso le ore 14:00 l’operazione poteva dirsi conclusa. Tutte le vittime furono ritrovate dai familiari o dai parroci della zona, mentre, in un primo momento, furono gli stessi tedeschi a caricare alcuni corpi sui camions per ammassarli in improvvisate fosse comuni. Tedeschi che addirittura operarono le prime cure nei confronti di alcuni feriti. Certa fu la presenza di fascisti locali, soprattutto nell’area dell’Anchione, che collaborarono con i tedeschi visto che la zona era ricoperta da una folta e alta vegetazione lasciata così appositamente dalla popolazione come protezione da eventuali rastrellamenti. Servivano dunque delle guide. Ma fascisti locali che operarono attivamente risultarono presenti anche nell’area Monsummanese e nel Larcianese secondo le testimonianze dei sopravvissuti.”


1. Giulia Barsali, nata il 4 Ottobre 1897 a Pieve a Nievole (Pt), ivi residente, casalinga. Sorella di Lina. Uccisa dai tedeschi alla “Tabaccaia” di Prato Grande il 23 Agosto 1944. Nella lapide è indicata con il cognome errato di Guiducci.

2. Lina Barsali nei Guiducci, nata a Lucca il 30 Novembre 1893, insegnante. Sorella di Giulia e madre di Gianfraco Guiducci. Uccisa dai tedeschi alla “Tabaccaia” di Prato Grande il 23 Agosto 1944. Nella lapide è indicata con il cognome da sposata di Guiducci.

3. Giancarla Ferlini, nata il 14 Marzo 1931 a Ponte Buggianese, ivi residente. Uccisa dai tedeschi alla “Tabaccaia” di Prato Grande il 23 Agosto 1944.

4. Gianfranco Guiducci, nato l'11 Maggio 1924 a Buggiano (Pt), residente a Ponte Buggianese. (o a Pieve a Nievole), studente. Figlio di Lina Barsali nei Guiducci. Ucciso dai tedeschi alla “Tabaccaia” di Prato Grande il 23 Agosto 1944.

5. Evandro Malfatti, nato il 3 Dicembre 1931 a Massa Marittima (Gr), residente a Grosseto. Figlio di Emilia Pollastrini e fratello di Inghilesco Malfatti. Ucciso dai tedeschi alla “Tabaccaia” di Prato Grande il 23 Agosto 1944.

6. Inghilesco Malfatti, nato il 5 Maggio 1935 a Massa Marittima, residente a Grosseto. Figlio di Emilia Pollastrini e fratello di Evandro Malfatti. Ucciso dai tedeschi alla “Tabaccaia” di Prato Grande il 23 Agosto 1944.

7. Guido Pagni, nato il 1° Maggio 1885 a Ponte Buggianese, ivi residente, colono. Ucciso dai tedeschi nei pressi della “Tabaccaia” di Prato Grande il 23 Agosto 1944.

8. Maria Dina Paolettoni nei Bartolini, nata il 29 Aprile 1909 a Ponte Buggianese, ivi residente, casalinga. Uccisa dai tedeschi alla “Tabaccaia” di Prato Grande il 23 Agosto 1944. Nella lapide è indicata con il cognome da sposata di Bartolini.

9. Alberto Parenti, nato il 30 Ottobre 1912 a Ponte Buggianese, ivi residente, colono. Ucciso dai tedeschi in località Cento Fosse il 23 Agosto 1944.

10. Emilia Pollastrini nei Malfatti, nata il 5 Luglio 1900 ad Anzio (Rm) e residente a Grosseto, casalinga. Madre di Evandro ed Inghilesco Malfatti. Uccisa dai tedeschi alla “Tabaccaia” di Prato Grande il 23 Agosto 1944. Nella lapide è indicata con il cognome da sposata di Malfatti.

11. Sandra Nicole Settepassi, nata il 6 Dicembre 1926 a Firenze, ivi residente, possidente. Uccisa dai tedeschi alla “Tabaccaia” di Prato Grande il 23 Agosto 1944.

Contenuti

Iscrizioni:
QUI DOVE CADDERO
IL 23 AGOSTO 1944

SETTEPASSI SANDRA NICOLE
MALFATTI EMILIA (recte POLLASTRINI nei MALFATTI)
MALFATTI EVANDRO
MALFATTI INGHILESCO
GUIDUCCI GIANFRANCO
GUIDUCCI LINA (recte BARSALI nei GUIDUCCI)
GUIDUCCI GIULIA (recte BARSALI)
PARENTI ALBERTO
PAGNI GUIDO
FERLINI GIANCARLA
BARTOLINI LINA (recte MARIA DINA PAOLETTONI nei BARTOLINI)

DELLA BESTIALE IRA TEUTONICA
VITTIME INNOCENTI
DONNE VECCHI FANCIULLI
RIMANGA
NEL MARMO COME NEI CUORI
SCOLPITO
A ETERNA INFAMIA E PERENNE PIETA'
IL RICORDO
DI UNA FEROCIA CHE MAI EBBE L'UGUALE
DI UN SACRIFICIO
CHE MAI SARA' LACRIMATO ABBASTANZA
Simboli:
Informazione non reperita

Altro

Osservazioni personali:
Coordinate Google Maps: 43.825389, 10.778475

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