225913 - Cippo e lapidi ai Caduti dell’eccidio a San Quirico di Valleriana – Pescia (PT)

Il 19 Agosto 1944, a San Quirico di Valleriana, un reparto della 65a Infanterie-Division fucila dinanzi al locale Cimitero, 19 ostaggi come misura di rappresaglia per l’uccisione di due loro ufficiali da parte dei partigiani. Un ventesimo prigioniero è ucciso durante il tragitto verso il luogo dell’esecuzione in un disperato tentativo di fuga. In ricordo di quest’eccidio il Comune di Pescia ha eretto sul luogo un cippo e, successivamente, una lapide, in un’area circondata da castagni e abeti. Il cippo è costituito da un basamento di pietra a pianta rettangolare sulla cui parte frontale è inserita una lastra rettangolare di pietra levigata in cui è incisa l’epigrafe, sostenuta da quattro perni di bronzo a forma di giglio francese. Il fianchi e la parte retrostante del corpo sono sommariamente sbozzate. L’epigrafe riporta la dedica del Comune di Pescia alle vittime, la data di prima posa del manufatto (19 Agosto 1945) e quella di restauro, effettuata in occasione del 30° anniversario della fucilazione. Sopra il corpo del cippo si trova una colonna tronca di pietra, poggiante su un duplice basamento: quello inferiore, a pianta rettangolare, ricalca lo stile del basamento, con la parte frontale levigata e con scolpita in bassorilievo una croce cristiana; quello superiore è a pianta circolare. Il cippo poggia su una lastra di pietra di forma rettangolare ed ha dinanzi a sé, leggermente inclinata in avanti, una lastra rettangolare di pietra su cui sono incisi, disposti su due file da dieci ed in ordine alfabetico, i nomi dei Caduti: purtroppo sono quasi del tutto illeggibili a causa dell’usura del tempo. Oltre questa lastra è stata posta, in posizione centrale, una piccola lampada votiva. Successivamente, sul lato sinistro del manufatto, rispetto a chi guarda, è stata collocata una lapide di pietra, di forma rettangolare, su cui è incisa la motivazione del conferimento della medaglia di Bronzo al Valor Militare conferita al Comune di Pescia il 30 Marzo 1980. La lapide è sostenuta ad una lastra di poco più grande mediante quattro punzoni di bronzo e da quattro piedini di pietra, dal profilo trapezoidale, nella parte inferiore (sia davanti che dietro). Questa lapide poggia su un duplice basamento di pietra, sempre a pianta rettangolare. Completano la descrizione del sito la presenza di sei lastre rettangolari di pietra che dalla strada che conduce al Cimitero portano al cippo e la presenza sul luogo di alcuni vasi portafiori.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
San Quirico in Valleriana
Indirizzo:
Strada della Val di Torbola, piazzale antistante il Cimitero
CAP:
51017
Latitudine:
43.971072
Longitudine:
10.693748

Informazioni

Luogo di collocazione:
Piazzale antistante il locale Cimitero.
Data di collocazione:
Inaugurazione 19 Agosto 1945, riqualificazione 19 Agosto 1974; 1980 (?) posa della lapide della M.B.V.M.
Materiali (Generico):
Bronzo, Pietra, Altro
Materiali (Dettaglio):
Pietra per l'intero cippo, per la lapide con incisi i nomi delle vittime, per quella dedicata al conferimento dell'onorificenza al Valor Militare e per le lastre che conducono all'area in cui sorgono i due manufatti. Bronzo per i quattro ganci di sostegno a forma di giglio francese che sostengono la lapide posta sul cippo e per gli altrettanti punzoni che sostengono quella della decorazione militare. Bronzo e vetro per la lampada votiva.
Stato di conservazione:
Sufficiente
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Pescia
Notizie e contestualizzazione storica:
Dalla scheda di Marco Conti e Gianluca Fulvetti per il sito “Straginazifasciste.it”

“L’area pesciatina era fortemente presidiata dalle truppe tedesche per l’importanza strategica che ricopriva rispetto alle vie di comunicazione sud-nord ed est-ovest. In città erano presente i G.A.P. (Gruppi di Azione Patriottica, NdS) e nelle colline attorno forte era la presenza partigiana ma anche di sbandati e disertori che approfittavano della situazione. La popolazione visse l’occupazione tedesca con costante timore anche rispetto alle azioni partigiane che si susseguirono per tutti quei mesi. La sera del 17 Agosto due ufficiali tedeschi, Joachim Flozet e Fleinz Fopp, vennero uccisi da un gruppo di partigiani, molto probabilmente austriaci disertori, che miravano a uccidere il fascista locale Nello Scoti scortato dai primi. I tedeschi impiegarono più di ventiquattro ore per organizzarsi e questo probabilmente fornì il tempo alla popolazione di far fuggire gli uomini. Solo i vecchi, le donne e i bambini rimasero a San Quirico quando il mattino del 19 Agosto i tedeschi arrivarono in forze. Le donne furono invitate ad andarsene con i bambini, mentre vecchi e malati, insieme al pievano, furono rinchiusi in Chiesa mentre le truppe tedesche saccheggiavano e davano alle fiamme l’abitato. Alla fine i vecchi stessi furono costretti a scavare una fossa pensando così che sarebbe toccato a loro morire. Invece toccò a venti uomini scelti tra una colonna di lavoratori forzati della Todt in transito in quel momento nella vicina frazione di Pietrabuona. Uno dei deportati tentò di fuggire dal camion che li stava portando sul luogo dell’esecuzione e venne ucciso. Gli altri diciannove furono invece fucilati in tre riprese (4, 8 e 7) presso il Cimitero locale. Saranno gli stessi vecchi e il pievano rinchiusi in Chiesa a doverli seppellire. Venti vittime per due tedeschi, rispettando così il rapporto di dieci a uno noto in tutta la penisola.”

L'elenco delle vittime, con i relativi dati anagrafici, è tratto dalla relazione dell'allora parroco di San Quirico in Valleriana, don Vincenzo Del Chiaro. Nelle note, invece, riporto i dati riscontrati nella scheda compilata per lo stesso episodio per il sito www.straginazifasciste.it che in alcuni casi differiscono notevolmente.

• Leandro Azzolini, nato a Pisa il 15 Aprile 1901, ivi residente, sarto;

• Oreste Biliotti, nato a Livorno l'8 Febbraio 1925, ivi residente, sfollato a Nozzano (Lucca);

• Francesco Del Monaco, nato a Sulmona (Aq) il 27 Febbraio 1911, residente a Prato (1), carabiniere;

• cav. Gastone Giandotti, nato a Pisa il 12 Giugno 1892 (2), residente a Venezia di Borzano (3), sfollato da Calci (Pi);

• Giuseppe Giardina, nato a Palermo il 2 Marzo 1903 (4), residente a Marina di Pisa (Pisa), carpentiere. Riposa nel Cimitero di San Quirico di Valleriana;

• Luigi Gragnoli, nato a Pietrasanta (Lu), l'8 Ottobre 1921, ivi residente;

• Vincenzo Lazzerini, nato a Viareggio (Lu) il 12 Giugno 1909b (5), ivi residente;

• Gino Lotti, nato a Livorno il 13 Giugno 1908 (6), ivi residente, ucciso nel tentativo di fuga;

• Cesare Macchi, nato a Pisa il 13 Luglio 1908 (7), ivi residente, impiegato alla “Piaggio” di Pontedera (Pi), fratello di Iginio;

• Iginio (o Igino) Macchi, nato a Pisa il 23 Novembre 1893 (8), ivi residente, impiegato alla “Piaggio” di Pontedera , fratello di Cesare;

• Asmaro (detto Ezio) Pampana, nato a Cascina (Pi) il 18 Agosto 1902 (9), residente a Pisa, lavorante alla CMASA di Marina di Pisa;

• Ugo Papini, nato a Pietrasanta l'8 Agosto 1911 (10), residente a Valdicastello (Pietrasanta), funzionario del Genio civile a La Spezia;

• Osvaldo Pescaglini, nato a Camaiore (Lu) il 18 Gennaio 1901 (11), residente a Filettole (Vecchiano);

• Enzo Pezzini, nato a Viareggio il 13 Novembre 1921, ivi residente, sfollato a Massarosa (Lu);

• Ettore Tofanelli, nato a Torre del Lago (Viareggio) il 18 Marzo 1920, ivi residente, elettricista;

• Renzo Tognazzoni, nato a Pescia il 4 Settembre 1927 (12), residente in frazione Pietrabuona, cartaio;

• Aristide Tosi, nato a Pietrasanta il 25 Dicembre 1902, ivi residente, scalpellino;

• Mario Venturini, nato a Pisa il 19 Ottobre 1902 (13), residente a Querceta (Seravezza);

• Pilade Vernacci (o Vernaci), nato a Pisa il 25 Luglio 1894, residente nella Tenuta reale di San Rossore (Pisa), salariato officina meccanica;

• Ugo Vincentis, nato a Pisa il 1° Marzo 1924, residente a Filettole (Vecchiano).

NOTE:

1. Residente a Pescia.
2. Nato il 13 Giugno 1897.
3. Non sono riuscito ad identificare questa località.
4. Nato il 22 Febbraio 1903. Tuttavia nel loculo che ospita i suoi resti nel Cimitero di San Quirico di Valleriana la data di nascita risulta essere il 22 Marzo 1903.
5. Nato il 28 Agosto 1908.
6. Nato il 13 Giugno 1906.
7. Nato il 17 Giugno 1906.
8. Nato il 28 Novembre 1893.
9. Nato il 18 Agosto 1908.
10. Nato il 18 Agosto 1911.
11. Nato il 18 Gennaio 1911.
12. Nato il 24 Settembre 1927.
13. Nato il 18 Ottobre 1902.

Contenuti

Iscrizioni:
IN MEMORIA
DELLE
VENTI VITTIME
QUI
BARBARAMENTE TRUCIDATE
DAI NAZI-FASCISTI
IL 19 AGOSTO 1944

IL COMUNE DI PESCIA
E IL
POPOLO DI SAN QUIRICO

19 VIII 1945
19 VIII 1974

IN MEMORIA DELLE VITTIME

AZZOLINI LEANDRO
BILIOTTI ORESTE
DEL MONACO FRANCESCO
GIANDOTTI GASTONE
GIARDINA GIUSEPPE
GRAGNOLI LUIGI
LAZZERINI VINCENZO
LOTTI GINO
MACCHI CESARE
MACCHI IGINIO

PAMPANA ASMARO
PAPINI UGO
PESCAGLINI OSVALDO
PEZZINI ENZO
TOFANELLI ETTORE
TOGNAZZONI RENZO
TOSI ARISTIDE
VENTURINI MARIO
VERNACCI PILADE
VINCENTIS UGO

NEL XXX ANNIVERSARIO DELL'ECCIDIO


MOTIVAZIONE DELLA MEDAGLIA DI BRONZO
AL VALOR MILITARE PER ATTIVITA' PARTIGIANA
CONSEGNATA AL COMVNE DI PESCIA IL 30 MAR-
ZO 1980
• COMVNE DI PESCIA - PISTOIA
“DVURANTE DODICI MESI DI DVRA LOTTA CON-
TRO IL NEMICO INVASORE SOSTENNE CORAGGIO-
SAMENTE LE FORZE PARTIGIANE SVBENDO PER
LA SVA ATTIVITA' PATRIOTTICA ENORMI SA-
CRIFICI CVLMINATI IL 19 AGOSTO 1944 NELLA
FEROCE RAPPRESAGLIA IN SAN QVIRICO DI VAL-
LERIANA.
REAGENDO ALLA BARBARA TRACOTANZA
DELL'OPPRESSORE OFFRI' UN VALIDO CONTRIBVTO
DI SANGVE, DI SACRIFICI E DI VALORE”.
ZONE DI PESCIA
SETTEMBRE 1943 - SETTEMBRE 1944

Simboli:
La colonna tronca rappresenta una vita precocemente interrotta. Croce cristiana incisa in bassorilievo sul basamento della colonna tronca.

Altro

Osservazioni personali:
Coordinate Google Maps: 43.971072, 10.693748

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