228088 - Lapide a ricordo dell’eccidio dei partigiani di Migliarino – Cimitero di Copparo (FE)

La lapide “Migliarino”, dedicata ai Caduti della seconda guerra mondiale, si trova sul lato sinistro del muro di cinta rispetto al cancello d’ingresso del cimitero di Copparo (FE).

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Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Via Certosa, 58 Copparo (FE)
CAP:
44034
Latitudine:
44.8999844
Longitudine:
11.8253147

Informazioni

Luogo di collocazione:
Collocata sul muro di cinta (fronte strada) del cimitero di Copparo (FE)
Data di collocazione:
XXVIII ° anniversario della strage (4/11/1972)
Materiali (Generico):
Bronzo, Marmo
Materiali (Dettaglio):
Marmo bianco, con scritte scolpite e finiture di colore nero. Agli angoli sono poste delle borchie di bronzo, un po' ossidato.
Stato di conservazione:
Buono
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Copparo
Notizie e contestualizzazione storica:
Il 5 settembre 1944 alle ore 22:15 alcuni partigiani entrarono in un locale pubblico di Migliarino (FE), disarmando il capitano italiano delle SS Signorile, il segretario comunale ed il fascista Antonio Ricci, successivamente anche il segretario politico del paese Giorgio Malucelli ed altri. Ne seguì un conflitto a fuoco con una cinquantina di tedeschi. Fu organizzato un rastrellamento nel comune di Migliarino (FE): venne fermato un gruppo di antifascisti ed avviato in Germania. Due di loro, Bruno Mazzanti e Witter Bacchiega, riuscirono a fuggire. Il 23 settembre 1944, sei militi della GNR agli ordini del capitano Alfredo Merlini, durante la perquisizione della proprietà di Vittorio Zanellati, nella possessione Mandria, vennero attaccati con bombe a mano, colpi di moschetto e di pistola, da circa 17 partigiani. Constatata l'impossibilità di stanarli, decisero di dar fuoco al fienile: i fascisti, dalle urla sentite, presunsero, sbagliando, che almeno due partigiani fossero morti carbonizzati; tre fascisti rimasero feriti. Due, il dottor Nevio Zerbini, farmacista del paese, sorpreso dai fascisti in divisa dell'esercito italiano e Bruno Mazzanti, sfuggito alla deportazione, iscritto al PFR furono arrestati.
Il Capo della Provincia Giuseppe Altini richiese la presenza in loco del Tribunale Speciale Militare che fu convocato a Copparo, il 30 ottobre 1944: condannò Nevio Zerbini, Bruno Mazzanti e Renato Robustini a morte, mediante fucilazione alla schiena, per aver costituito e fatto parte di una banda armata e, per i primi due, per essere stati trovati armi in pugno usate contro uomini della GNR. Il giorno seguente Giuseppe Altini scrisse al Tribunale: «la condanna a morte dovrà essere eseguita a mezzo di un plotone della GNR in località del Comune di Copparo prossima al cimitero e nelle primissime ore del mattino».
L'esecuzione avvenne nel luogo indicato alle 6 del 4 novembre 1944 alla presenza di Don Quinto Silvestri.

Contenuti

Iscrizioni:
I COMUNI DI COPPARO E MIGLIARINO / NEL XXVIII° ANNIVERSARIO / DELL’ECCIDIO DEI PARTIGIANI / DOTT. NEVIO ZERBINI N. 29 9 1913 / BRUNO MAZZANTI N. 3 8 1912 / RENATO ROBUSTINI N. 17 6 1918 / RICORDANO / I COMBATTENTI PER LA LIBERTÀ NAZIONALE / BARBARAMENTE UCCISI DAGLI SPIETATI / NAZI-FASCISTI ALL’ALBA DEL 4.11.1944.


Simboli:
Non presenti

Altro

Osservazioni personali:
La lapide dovrebbe essere resa un po' più visibile, perché è molto importante per la storia di Copparo, anche perché è poco conosciuta e questo non va bene.

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