237773 - Lastra commemorativa per la M.O.V.M. concessa a Treviso.

Lastra che riporta la motivazione con cui la città di Treviso fu insignita della Medaglia d’Oro al Valor Militare per il suo contributo alla Guerra di Liberazione.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Piazza dei Signori
CAP:
33100
Latitudine:
45.665605536431
Longitudine:
12.245947965282

Informazioni

Luogo di collocazione:
Sulla facciata esterna di una delle colonne del porticato di Palazzo dei Trecento.
Data di collocazione:
Informazione non reperita
Materiali (Generico):
Marmo
Materiali (Dettaglio):
Lastra in marmo bianco con iscrizione incisa e verniciata.
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Treviso
Notizie e contestualizzazione storica:
La città di Treviso è una delle città decorate al Valor Militare per la Guerra di Liberazione: fu infatti insignita della medaglia d’oro per i sacrifici sofferti dalle popolazioni e per l’attività nella lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale. Le vittime partigiane della lotta di Resistenza furono 248, inoltre tra il 1944 e il 1945 la città subì decine di bombardamenti che causarono 1600 morti nella popolazione civile.

Contenuti

Iscrizioni:
REPUBBLICA ITALIANA

MEDAGLIA D'ORO AL VALOR MILITARE
ALLA CITTÀ DI TREVISO

"FIERA DELLE SUE TRADIZIONI DI LIBERTÀ CHE GIÀ NE FECERO CENTRO
ATTIVISSIMO DEL RISORGIMENTO NAZIONALE; SUPREMO BALUARDO DELLA
PATRIA SULLE RIVE DEL PIAVE NELLA GUERRA 1915 - 1918; SOLLEVÒ DALLE
SVENTURE DELL'8 SETTEMBRE 1943 LA FIACCOLA DELLA RESISTENZA;
ECCITÒ ALLA LOTTA CONTRO IL TEDESCO INVASORE; ORGANIZZÒ LE
PRIME SCHIERE ARMATE DELLA PIANURA E DELLA MONTAGNA; FU PER
TUTTO IL PERIODO DELLA DOMINAZIONE STRANIERA, L'ANIMA DI UNA
RESISTENZA INDOMABILE DI POPOLO E DI BRIGATE PARTIGIANE, SPIEGANDO
ENERGIE COMBATTIVE E CAPACITÀ DIRETTIVE IN TUTTA LA REGIONE
VENETA, DILANIATA NELLE CARNI DEI SUOI FIGLI CADUTI DAVANTI AI
PLOTONI DI ESECUZIONE NEMICI; DISTRUTTA NEI SUOI EDIFICI; BAGNATA
NELLE SUE PIAZZE DAL SANGUE DI VITTIME INNOCENTI, LASCIÒ ALLA
STORIA D'ITALIA 248 CADUTI E 144 FERITI PARTIGIANI; 10261 INTERNATI
E DEPORTATI POLITICI; 1600 UCCISI E 350 FERITI PER BOMBARDAMENTI;
E IL RICORDO DELLE EPICHE GESTA DELLA SUA INSURREZIONE, ALLORCHÈ
IL POPOLO ACCORSO TRA LE ROVINE DI 3783 CASE DISTRUTTE, COMBATTÈ
AL FIANCO DEI PARTIGIANI, UNITO AD ESSI IN UN UNICO SLANCIO DI
FEDE E DI LIBERTÀ". SETTEMBRE 1943 - APRILE 1945.

ROMA, 10 GENNAIO 1950
Simboli:
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