244196 - Lapide ad Antonio Fontana – Guastalla (RE)

La lapide ricorda un giovane soldato dell’esercito della Repubblica Sociale Italiana qui fucilato dai propri commilitoni in un giorno imprecisato del 1944. Si tratta di una semplice lastra rettangolare di marmo affissa all’interno della parete esterna dell’edificio che oggi ospita l’Istituto comprensivo “Ferrante Gonzaga”, all’angolo tra le Vie Affò e Costa. L’epigrafe reca inciso il nome del Caduto e gli anni di nascita e morte. Tutti i caratteri sono stati rivestiti con vernice di colore nero. Sul margine superiore sinistro (rispetto a chi guarda), è stato applicato il fotoritratto del Caduto racchiuso in un ovale di ceramica.

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Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Via Ireneo Affò 5, angolo Via Andrea Costa
CAP:
42016
Latitudine:
44.921840596775
Longitudine:
10.650768677316

Informazioni

Luogo di collocazione:
Parete esterna di edificio scolastico.
Data di collocazione:
Inaugurazione risalente all'immediato dopoguerra.
Materiali (Generico):
Marmo, Altro
Materiali (Dettaglio):
Marmo per la lapide. Ceramica per il fotoritratto del Caduto. Vernice di colore nero a riempimento dei caratteri che formano l’epigrafe.
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Informazione non reperita
Notizie e contestualizzazione storica:
Antonio Fontana, da Biella, classe 1922, era un soldato del presidio militare di Guastalla. Da tempo cercava di organizzare la fuga di alcuni suoi commilitoni per fagli raggiungere le formazioni partigiane di montagna. In un giorno imprecisato del 1944, decise che era giunto il momento propizio per farlo ma, proprio in questo giorno, giunse a Guastalla un reparto formato da volontari romani. Probabilmente si trattava di soldati appartenenti al 1° Battaglione “Granatieri di Sardegna”. Il Fontana commise l’errore di fare propaganda antifascista anche con questi militari ma una spia lo denunciò al Comando ed un maggiore minacciò di farlo fucilare. A queste parole il Fontana si dette a precipitosa fuga dalla caserma. Ma non andò molto lontano. In Via I. Affò, all’angolo con Via A. Costa, fu raggiunto da un sottotenente ed un sergente e subito passato per le armi.

Contenuti

Iscrizioni:
QUESTO MURO
FU INTRISO DEL SANGUE
DI
FONTANA ANTONIO DA BIELLA
1922 1944
VILMENTE TRUCIDATO DA
SOLDATESCHE FASCISTE
Simboli:
Informazione non reperita

Altro

Osservazioni personali:
Coordinate Google Maps:
44.9217389, 10.6505697

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