Fra gli orrori della guerra civile, nell'Appennino Reggiano, durante l'inverno del 1944, si verificarono vicende di stupri, femminicidi, violenze sulle donne. In questo libro, l'Autrice si sofferma sulla vicenda straziante di Marianna Azzolini, quale doloroso esempio, fra i tanti. Marianna venne arrestata, violentata, costretta a camminare seminuda nel gelo della montagna, le tracce rosse sulla neve segnarono il percorso del suo calvario. Il calvario di una splendida giovane donna che, da quelle ferite non guarirà mai più, quel sangue sulla neve le macchierà il cuore per sempre e le spezzerà la vita. "Calvario rosso" - per non dimenticare - perchè lo stupro non può essere tollerato, non può e non deve essere metodo politico. Mai.