246359 - Sacrario dei Caduti Partigiani – Piumazzo di Castelfranco Emilia (MO)

Il sacrario, realizzato in una cappella del cimitero della frazione di Piumazzo, è dedicato a 12 partigiani locali caduti durante la guerra di Liberazione. I loro nomi sono elencati in due lastre presenti ai lati dell’ingresso della cappella. All’interno della cappella sono conservate le spoglie di nove caduti, i corpi degli altri 3 caduti furono dispersi.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Piumazzo
Indirizzo:
Via Noce, 3
CAP:
41013
Latitudine:
44.548850884637
Longitudine:
11.075747863029

Informazioni

Luogo di collocazione:
Cappella posta all’angolo in fondo a destra della zona vecchia del cimitero di Piumazzo.
Data di collocazione:
Informazione non reperita
Materiali (Generico):
Bronzo, Laterizio, Marmo, Altro
Materiali (Dettaglio):
Il Sacrario è realizzato in una cappella del cimitero.
Al suo ingresso c'è un cancelletto di ferro, mentre sulle pareti laterali esterne sono posizionate due lastre di marmo bianco con le iscrizioni incise.
La cappella ha una forma emiciclica realizzata con pareti di mattoni a faccia vista su cui sono è posizionate: una lastra di marmo bianco con incisa la dedica e una scritta a parete in caratteri a rilievo.
Sui due lati interni sono presenti le tombe dei caduti. Le iscrizioni per ogni caduto sono realizzate con caratteri di bronzo a rilievo su lastre quadrate di marmo chiaro circondate da listelli di marmo scuro.
Stato di conservazione:
Buono
Ente preposto alla conservazione:
C.V.L.
Notizie e contestualizzazione storica:
Queste sono le notizie su alcuni dei partigiani ricordati nel Sacrario:

Artedoro Albertini nacque il 23 marzo 1918 a Sala Bolognese. Fu residente a Piumazzo dove svolgeva il lavoro di bracciante. Fu partigiano prima nella Stella Rossa (Bologna) e poi nella 65a Brigata Walter Tabacchi (Modena). Fu arrestato in un’ampia retata compiuta dalle truppe tedesche con l’ausilio di spie locali nella zona di Piumazzo-San Cesario nei giorni che precedettero il Natale 1944. Fu condotto al carcere di San Giovanni in Monte di Bologna il 29 gennaio 1945 insieme ad altri ventinove uomini e cinque donne. Il 10 febbraio 1945 fu prelevato dal carcere in un gruppo di cinquantatre detenuti per essere consegnato al Comando tedesco SS. Furono in realtà tutti uccisi, presumibilmente lo stesso giorno, alla stazione di San Ruffillo a Bologna e i loro corpi sepolti nelle buche prodotte dai bombardamenti. Artedoro Albertini non fu però riconosciuto tra i corpi riesumati dalle Fosse.

Romeo Canelli nacque l’11 settembre 1914 a Castelfranco Emilia da Giacomo e Maria Giulia Lugli. Fu muratore e partigiano con il grado di sottotenente dal 20 ottobre 1943. Militò nella brigata Stella rossa Lupo e operò sull'Appennino tosco-emiliano. Il 27 giugno 1944 lasciò la formazione e si unì al battaglione Sugano con il quale raggiunse la zona libera di Montefiorino (MO). Dopo la fine della "repubblica partigiana", tentò di attraversare la linea del fronte con il suo battaglione ma restò ferito il 2 agosto 1944 nello scontro con i tedeschi al passo delle Forbici (Villaminozzo - RE). Morì il 28 agosto 1944 nell'ospedale partigiano di Fontanaluccia (Frassinoro - MO).

Arrigo Cocchi nacque a Piumazzo il 22 giugno 1922, da Rinaldo e Dina Cantaroni. Durante la seconda guerra mondiale fu allievo ufficiale di fanteria in Croazia. Al rientro in Italia non volle prestare servizio per la RSI e il 1° ottobre 1944 entrò nella Brigata “Walter Tabacchi” con il nome di battaglia Tif. Fu arrestato e nella notte fra il 26 e il 27 gennaio 1945 fu trucidato dagli uomini della Brigata Nera di Carpi insieme ad altri 31 ostaggi in località Quartirolo, alla Curva Cattania.

Gaetano Grandi nacque il 30 novembre 1921 a Monteveglio da Ernesto ed Ersilia Degli Esposti. Nel 1943 fu residente a Castelfranco Emilia svolgendo il mestiere di colono. Durante la seconda guerra mondiale prestò servizio militare in artiglieria. Fu partigiano dal 1° gennaio 1944 con il nome di battaglia Carlo. Militò nella 65a brg Tabacchi Garibaldi della divisione Modena. Fu fucilato dai tedeschi sul greto del fiume Panaro il 17 dicembre 1944 a S.Cesario sul Panaro (MO).

Mario Guzzoni nacque il 17 maggio 1925 a Bologna da Bruno e Ines Legnani. Nel 1943 sfollò a Castelfranco Emilia. Militò nella brigata Walter Tabacchi Garibaldi e operò in provincia di Modena. Morì per cause di servizio il 3 maggio 1945.

Sergio Lenzi nacque il 25 settembre 1923 a Castelfranco Emilia da Evaristo ed Ersilia Termanini. Fu partigiano dal 12 giugno 1944. Militò nella brigata Stella Rossa Lupo e operò sull'Appennino Tosco-Emiliano. Nel giugno 1944 lasciò la formazione e si unì al battaglione Sugano con il quale raggiunse la zona libera di Montefiorino (MO). Dopo la fine della repubblica partigiana tentò di attraversare la linea del fronte, ma il 2 agosto 1944 cadde nello scontro al passo delle Forbici (Villaminozzo - RE).

Angelo Carini nacque a Castelfranco Emilia il 5 settembre 1921. Fu residente a Piumazzo dove fu commesso. Fu partigiano dal 23 settembre 1943 appartenendo alla 65ª brigata Gap Walter Tabacchi. Fu arrestato nella notte fra il 29 e il 30 dicembre 1944 nella zona di Piumazzo dai tedeschi impegnati in un rastrellamento dell’intera zona con l’ausilio di alcune spie. Tutti furono portati nel carcere di San Giovanni in Persiceto (BO) poi nella caserma dei carabinieri per gli interrogatori. Seguì il trasferimento a Bologna tra il 5 e il 6 gennaio 1945, prima al comando SS di via Santa Chiara, poi al carcere di San Giovanni in Monte. Quando giunse nel carcere bolognese Carini versava già in precarie condizioni di salute a causa di un congelamento ai piedi contratto il giorno dell’arresto, quando fu
costretto a restare senza scarpe nella neve. Fu fucilato con altri partigiani presso la Stazione di San Ruffillo il 10 febbraio 1945. Il suo corpo non fu riconosciuto tra quelli riesumati dalle fosse di San Ruffillo.

Romolo Marzocchi nacque a Bologna il 19 luglio 1909 da Augusta Marzocchi. Nel 1943 fu residente a Castelfranco Emilia lavorando come straccivendolo. Fu partigiano dal 22 aprile 1944 con il nome di battaglia Tarzan e militò nella brigata Folloni della divisione Modena operando a Modena con funzione di vicecomandante di compagnia. Cadde in combattimento a Benedello (Pavullo nel Frignano) il 5 novembre 1944.

Guido Negrini nacque a Bazzano il 28 luglio 1918 da Raffaele e Rita Garagnani. Nel 1943 fu residente a Castelfranco Emilia dove era colono. Fu partigiano dal 18 maggio 1944 con il nome di battaglia Francesco. Militò nel battaglione Sugano della brigata Stella rossa Lupo e operò sull'Appennino tosco-emiliano. Il 28 maggio 1944 prese parte alla battaglia di Monte Sole e il 20 giugno 1944 a quella di Monte Vignola. Prese parte anche alle battaglie per la difesa della Repubblica di Montefiorino. Il 2 agosto 1944, dopo lo sfortunato scontro al Passo delle Forbici sull'Appennino reggiano, rientrò a Castelfranco Emilia. Qui si aggregò alla 65ª brigata Walter Tabacchi della 2ª div Modena Pianura. Catturato dai fascisti il 1 febbraio 1945, fu fucilato nelle stragi della Stazione di San Ruffilo il 20 febbraio 1945.

Giovanni Turrini nacque a Piumazzo di Castelfranco Emilia il 5 maggio 1926 da Ernesto e Cesira Pedrini. Di mestiere muratore, fu partigiano dal 18 maggio 1944 con il nome di battaglia Tom. Fu arrestato la mattina del 29 dicembre 1944 da militi SS nella zona di Piumazzo-San Cesario e condotto nel carcere di San Giovanni in Persiceto. Nella notte tra il 5 e il 6 gennaio 1945 fu trasferito a Bologna, prima al comando della Sipo-SD di via Santa Chiara poi, dal 10 febbraio, nel carcere di San Giovanni in Monte. Per ordine del comando SS fu “rilasciato” dal carcere il 20 febbraio insieme ad altri cinque detenuti. In realtà furono condotti davanti alla stazione di San Ruffillo dove furono fucilati e sepolti sommariamente in alcuni crateri di bomba. L’eccidio fu scoperto solo dopo la Liberazione e la sua salma fu riconosciuta tra quelle provenienti dalle “fosse di San Ruffillo”.

Fonti:
https://www.straginazifasciste.it
https://www.storiaememoriadibologna.it
http://www.ciportanovia.it

Contenuti

Iscrizioni:
Sulla lastra a sinistra prima dell’ingresso:
ALBERTINI ARTEDORO DISPERSO
CANELLI ROMEO
COCCHI ARRIGO
GRANDI GAETANO
GUZZONI MARIO
LENZI SERGIO

Sulla lastra a destra prima dell’ingresso:
CARINI ANGELO DISPERSO
GIRASOLI GUIDO DISPERSO
MARZOCCHI ROMOLO
NEGRINI GUIDO
NEGRINI ANELLO
TURRINI GIOVANNI

Sulla lastra al centro della cappella:
IMMOLARONO LA LORO VITA
NELLA LOTTA CONTRO IL NAZI-FASCISMO
PER LA LIBERTA’ E L’INDIPENDENZA
DEL NOSTRO PAESE
8 SETT. 1943 25 APR. 1945

Sulla parete della cappella:
SACRARIO PARTIGIANO

Sulle lastre delle tombe a sinistra dopo l’ingresso:
NEGRINI NELLO
N. 11-11-1913 M. 6-2-1946
MARZOCCHI ROMOLO
N. 19-7-1909 M. 5-11-1944
NEGRINI GUIDO
N. 28-2-1918 M. 21-2-1945
TURRINI GIOVANNI
N. 5-5-1926 M. 21-2-1945

Sulle lastre delle tombe a destra dopo l’ingresso:
COCCHI ARRIGO
N. 22-6-1922 M. 27-1-1945
CANELLI ROMEO
N. 12-8-1914 M. 21- 8 1944
GRANDI GAETANO
N. 30-11-1921 M. 17-12-1944
LENZI SERGIO
N. 23-9-1923 M. 2-8-1944
GUZZONI MARIO
N. 26-5-1925 M. 3-5-1945
Simboli:
Le lastre vicino all'ingresso sono sostenute da quattro borchie metalliche a forma di stella a cinque punte. In entrambe le lastre, sotto i nomi, è presente una fiamma di metallo.
Accanto ai nomi dei caduti presenti sulle lastre all'ingresso e sulle lastre delle tombe ci sono le fotoceramiche ovali dei partigiani.
Sopra l'iscrizione della parete frontale è posta una stella a cinque punte.
Dal soffitto della cappella pende una lucerna metallica con una lampada in vetro.

Altro

Osservazioni personali:
Le date di nascita e di morte di alcuni partigiani sono differenti tra quelle riportate nelle fonti e quelle presenti nel sacrario.

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