246406 - Lastra alla M.O.V.M. Gabriella degli Esposti – Calcara di Valsamoggia (BO)

Lastra posta a Calcara il 4 maggio 1980 per ricordare la partigiana Gabriella degli Esposti insignita della Medaglia d’Oro al Valor Militare in riconoscimento del suo martirio durante la guerra di Liberazione.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Calcara
Indirizzo:
Largo Ugo Foscolo
CAP:
40056
Latitudine:
44.547306460275
Longitudine:
11.131113164636

Informazioni

Luogo di collocazione:
Sulla parete dell'atrio della scuola.
Data di collocazione:
4 MAGGIO 1980
Materiali (Generico):
Bronzo, Marmo
Materiali (Dettaglio):
Lastra quadrata in marmo chiaro con iscrizione in caratteri di bronzo a rilievo. In basso a destra è incisa la data di posa.
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Valsamoggia
Notizie e contestualizzazione storica:
Gabriella Degli Esposti nacque a Calcara di Crespellano il 1º agosto 1912. Si trasferì a Castelfranco Emilia il 15 giugno 1931. Dopo l'8 settembre 1943 Gabriella e il marito Bruno Reverberi trasformarono la propria casa in una base della Quarta Zona della Resistenza modenese. Nonostante fosse madre di due bambine piccole e fosse in attesa di un terzo figlio, partecipò, con il nome di battaglia Balella, ad azioni di sabotaggio e si impegnò nell'organizzazione dei primi Gruppi di difesa della donna (GDD). Fu proprio grazie all'opera dei Gruppi di difesa della donna che, nel luglio 1944, centinaia di donne scesero in piazza a Castelfranco Emilia per protestare contro la scarsità di alimenti e per manifestare contro la guerra.
Il 13 dicembre 1944, a seguito di un rastrellamento dei tedeschi, Gabriella Degli Esposti fu catturata. Benché incinta, fu picchiata e minacciata di morte affinché rivelasse dove si trovava il marito (uno tra gli organizzatori del movimento partigiano locale). Il giorno successivo le SS arrestarono in zona circa settanta persone. Quelli identificati come antifascisti furono trasferiti nei locali dell'Ammasso canapa di Castelfranco Emilia, e sottoposti a interrogatori e torture.
Il 17 dicembre, Gabriella Degli Esposti e nove compagni di prigionia furono trasportati sul greto del fiume Panaro a San Cesario e fucilati. Prima di essere uccisa, nonostante fosse incinta, Gabriella fu orrendamente seviziata: il suo cadavere fu ritrovato senza occhi, con il ventre squarciato, la testa rasata e i seni tagliati. Il supplizio di Gabriella indusse molte donne della zona a unirsi ai partigiani: si costituì il distaccamento femminile “Gabriella Degli Esposti”, forse l'unica formazione partigiana formata esclusivamente da donne.
Fu insignita della Medaglia d'Oro al Valor Militare con la seguente motivazione:
«Due tenere figliolette, l’attesa di una terza, non le impedirono di dedicarsi con tutto lo slancio della sua bella anima alla guerra di liberazione. In quindici mesi di lotta senza quartiere si dimostrava instancabile ed audacissima combattente, facendo della sua casa una base avanzata delle formazioni partigiane, eseguendo personalmente numerosi atti di sabotaggio e contribuendo alacremente alla diffusione della stampa clandestina. Accortasi di un rastrellamento, riusciva ad allontanare gli sgherri dalla propria casa per breve tempo e, incurante della propria salvezza, metteva al sicuro le figliole ed occultava armi e documenti compromettenti. Catturata, fu sottoposta alle torture più atroci per indurla a parlare, le furono strappati i seni e cavati gli occhi, ma ella resistette imperterrita allo strazio atroce senza dir motto. Dopo dura prigionia, con le carni straziate, ma non piegata nello spirito fiero, dopo aver assistito all’esecuzione di dieci suoi compagni, affrontava il plotone di esecuzione con il sorriso sulle labbra e cadeva invocando un'ultima volta l’Italia adorata. Leggendaria figura di eroina e di martire.» - Castelfranco Emilia, 17 dicembre 1944

Fonte: https://www.anpi.it/biografia/gabriella-degli-esposti

Contenuti

Iscrizioni:
SCUOLA ELEMENTARE
GABRIELLA DEGLI ESPOSTI
CALCARA - CRESPELLANO - 1912
CASTELFRANCO EMILIA - 1944
MARTIRE DELLA RESISTENZA
MEDAGLIA D'ORO AL V. M.
" ... IN QUINDICI MESI DI LOTTA SENZA QUARTIERE
SI DIMOSTRAVA INSTANCABILE ED AUDACISSIMA COMBATTENTE
FACENDO DELLA SUA CASA
UNA BASE AVANZATA DELLE FORMAZIONI PARTIGIANE.
CATTURATA, FU SOTTOPOSTA ALLE PIÙ ATROCI TORTURE.
DOPO DURA PRIGIONIA, CON LE CARNI STRAZIATE,
MA NON PIEGATA NELLO SPIRITO FIERO, DOPO AVER
ASSISTITO ALL’ESECUZIONE DI DIECI SUOI COMPAGNI,
AFFRONTAVA IL PLOTONE DI ESECUZIONE
CON IL SORRISO SULLE LABBRA E CADEVA
INVOCANDO UN'ULTIMA VOLTA L’ITALIA ADORATA.
LEGGENDARIA FIGURA DI EROINA E DI MARTIRE."
DECRETO MINISTERIALE 23-4-1947

CRESPELLANO 4 MAGGIO 1980
Simboli:
Informazione non reperita

Altro

Osservazioni personali:
Informazione non reperita

Gallery