247817 - Monumento ai Caduti nella Grande Guerra – Empoli (FI)

Al centro di piazza della Vittoria, a Empoli, si trova il monumento ai Caduti empolesi della prima guerra mondiale. È costituito da un grande cippo a forma di parallelepipedo inserito al di sopra di un basamento a tre gradoni, la cui dimensione diminuisce andando verso l’alto, che è diviso in due parti: quella inferiore, in cui è presente la dedica ai Caduti, scritta in caratteri maiuscoli e in rilievo, e l’anno di inaugurazione, indicato in numeri romani, e quella superiore, che presenta degli altorilievi in tutti e quattro i lati. Sulla sommità è presente una statua bronzea. Il monumento è delimitato da una ringhiera metallica. Lungo uno dei marciapiedi esterni della piazza si trova un pannello informativo che, in inglese e in italiano, riporta la storia del monumento e dell’area circostante.

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Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Piazza della Vittoria
CAP:
50053
Latitudine:
43.7199365
Longitudine:
10.9490719

Informazioni

Luogo di collocazione:
Centro della piazza
Data di collocazione:
7 luglio 1924 (posa della prima pietra), 21 giugno 1925 (inaugurazione)
Materiali (Generico):
Bronzo, Marmo, Altro
Materiali (Dettaglio):
Monumento in travertino, statua in bronzo fuso.
Asta per la bandiera, festone sul cippo, lettere e pannello informativo in metallo.
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Amministrazione Comunale; Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
Notizie e contestualizzazione storica:
La statua della Vittoria alata è opera dello scultore fiorentino Carlo Rivalta (1887 - 1941), mentre gli altorilievi sono stati disegnati dallo scultore settignanese Oreste Andreini (1870 - 1945) e realizzati da Dario Manetti (1875 - 1925).
[FONTI: Catalogo generale dei Beni Culturali, allegoria del soldato come eroe antico, 2010 - https://catalogo.beniculturali.it/detail/HistoricOrArtisticProperty/0900784405 e Wikipedia; File:Carlo rivalta (statua vittoria), dario manetti (rilievi soldati) e oreste andreini (disegno), monumento ai caduti di empoli, 1925, 03.jpg; 2020 - https://it.wikipedia.org/wiki/File:Carlo_rivalta_(statua_vittoria),_dario_manetti_(rilievi_soldati)_e_oreste_andreini_(disegno),_monumento_ai_caduti_di_empoli,_1925,_03.jpg]

Almeno fino 2016 la ringhiera posta all'esterno del basamento non c'era. La sua presenza è documentata come minimo dal 2018.
(FONTI: Catalogo generale dei Beni Culturali, allegoria del soldato come eroe antico, 2010 e Google Maps - https://www.google.it/maps/@43.7196462,10.9489422,3a,66.5y,3.09h,87.51t/data=!3m7!1e1!3m5!1s3jiVm336t5lkd5ekponVnA!2e0!5s20181001T000000!7i16384!8i8192?entry=ttu)

Il 7 luglio 1924 avvenne la posa della prima pietra.
(FONTE: Catalogo generale dei Beni Culturali, allegoria del soldato come eroe antico, 2010)

Il monumento fu realizzato nell'area del Campaccio, la zona esterna alle mura del XV e del XVI secolo. Il 21 giugno 1925 è stato inaugurato alla presenza di Emanuele Filiberto Vittorio Eugenio Alberto Genova Giuseppe Maria di Savoia (1869 - 1931), meglio noto come Emanuele Filiberto di Savoia - Aosta, che al tempo era il Duca d'Aosta. Per l'occasione si riunirono migliaia di persone festanti e alla piazza fu data una nuova sistemazione, che ha conservato fino alla metà degli anni Novanta del XX secolo. Nel 1943 la piazza, che poco prima della proclamazione del Regno d'Italia (17 marzo 1861) fu chiamata "piazza Vittorio Emanuele" in onore di Vittorio Emanuele Maria Alberto Eugenio Ferdinando Tommaso di Savoia (1820 - 1878), meglio noto come Vittorio Emanuele II di Savoia, che fu l'ultimo re del Regno di Sardegna e il primo del Regno d'Italia, cambiò nome in "piazza della Vittoria" in onore dalla statua della Vittoria alata posta sulla sommità del monumento. Tale spazio, successivamente, ha subito molte trasformazioni che ne hanno alterato l'impianto originale.
(FONTE: pannello informativo)

Contenuti

Iscrizioni:
Sommità del cippo:
ET FACERE ET PATI FORTIA ROMANUM EST

Parte inferiore:
AI
CADUTI PER LA PATRIA
MCMXXV


Pannello informativo:
COMUNE di EMPOLI

DAL "CAMPACCIO" A PIAZZA DELLA VITTORIA
From "Campaccio" to Piazza della Vittoria

Il Campaccio era l'area situata immediatamente a ridosso del lato
esterno, dell'ultima cerchia muraria (secoli XV-XVI) sulla quale si
affacciava la porta fiorentina, sulla via per Firenze. Alla metà
dell'Ottocento la piazza assumerà assoluta centralità nel sistema
viario cittadino, dopo l'arrivo della ferrovia (1847) e la costruzione
del primo ponte sull'Arno (1855). Vengono realizzati grandi
progetti e, poco prima della proclamazione dell'Unità d'Italia, la
piazza fu intitolata a Vittorio Emanuele. Grandi progetti, ma
nessuno sarà realizzato fino al 1925. Il 21 giugno del 1925 Sua
Altezza Reale il Duca d'Aosta arriverà ad inaugurare il
monumento ai caduti della Grande Guerra sulla piazza empolese,
alle presenza di migliaia persone festanti. La piazza era stata
sistemata di conseguenza, e la sistemazione durerà fino alla metà
degli anni Novanta del Novecento, quando la piazza assumerà
una nuova veste. Intanto, nel 1943, l'intitolazione era cambiata.
Da Piazza Vittorio Emanuele a Piazza della Vittoria, intitolazione
che resiste ancora oggi, pur fra le mille trasformazioni che ne
hanno sconvolto la fisionomia ed alterato irrimediabilmente
l'impianto.

Campaccio was the area located immediately outside the last city
walls (15th-16th centuries), overlooked by the Florentine gate, on the
road to Florence. In the mid-19th century, the square became
obsolutely central to the city's road system, after the arrival of the
Arno railway (1847) and the construction of the first bridge over the Arno
river (1855). Major plans for city works were drafted, and the square
was named after Vittorio Emanuele, shortly before the
proclamation of the Unification of Italy. Major plans, but nothing
was built until 1925. On Jine 21, 1925, His Royal Highness the Duke
of Aosta arrived in Empoli to inaugurate the monument to the fallen
of the Great War in the square, before the ecuberant crowd of the
thousands who attended. The square had been planned
accordingly, and the layout stayed the same intil the mid-1990s,
when it was given a new look. Meanwhile, in 1943, its name was
changed from Piazza Vittorio Emanuele to Piazza della Vittoria,
the name it still bears today, despite the thousand transformations
that have modified its physical appearance and irremediably altered
the layout.

Universal Declaration of Human Rights

Articolo 16 - Uomini e donne in età adatta hanno il diritto di sposarsi e di fondare una famiglia, senza alcuna limitazione di razza, cittadinanza o religione. Essi hanno/eguali diritti riguardo al matrimonio, durante il matrimonio e all'atto del suo scioglimento.

Article 16 - Men and women of full age, without any limitation due to race, nationality or religion, have the right to marry and to found a family. They are entitled ro equal/rights as to marriage, during marriage and at its dissolution.

ANED
Associazione Nazionale Ex Deportati nei campi nazisti
Simboli:
Gli altorilievi della parte superiore del cippo raffigurano un gruppo di uomini nudi che sorreggono la soprastante statua, tema ripreso dalla poetica funeraria degli uomini che portano in spalla il sarcofago. L'opera posta sulla sommità del monumento rappresenta una Vittoria alata.
(FONTE: Catalogo generale dei Beni Culturali, allegoria del soldato come eroe antico, 2010)

Nella sezione inferiore del cippo, al di sopra della dedica ai Caduti, si trova un festone vegetale in rilievo, la cui metà è posizionata sopra la preposizione "ai", le cui dimensioni diminuiscono andando verso le estremità. In tali punti si inserisce all'interno di due volute che sorreggono una linea ondulata che segue l'andamento del festone.

Nella parte superiore del pannello informativo è presente lo stemma del Comune di Empoli, mentre nella sezione inferiore sono presenti i simboli dell'Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU), dell'Associazione Nazionale Ex Deportati nei campi nazisti (ANED) e dell'Unione Europea (UE).

In prossimità del monumento si trova un'asta sulla cui sommità è inserita una bandiera italiana.
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L'argomento degli altorilievi è presente, in Toscana, solo in due monumenti ai Caduti della prima guerra mondiale: in quello di Castelfiorentino (Firenze) e in quello di Empoli, descritto nella presente scheda.
(FONTE: Catalogo generale dei Beni Culturali, allegoria del soldato come eroe antico, 2010)

L'itinerario "La Via dei Diritti Umani" è un percorso, realizzato dal Comune di Empoli in parallelo con la città austrica di Sankt Georger an der Gusen, che è gemellata con la città toscana dal 1997, che attraversa i principali luoghi della memoria di Empoli e delle sue frazioni presentandone la storia e proponendo per ognuno di essi un articolo tratto dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. Per approfondimenti si rimanda alla pagina dedicata sul sito dell'ente promotore:
https://www.comune.empoli.fi.it/la-via-dei-diritti-umani

Pannello informativo:
simbolo dell'ONU
simbolo italiano dell'itinerario "La Via dei Diritti Umani"
simbolo internazionale dell'itinerario "La Via dei Diritti Umani"
logo dell'ANED
bandiera dell'UE e richiamo al progetto Erasmus+ che ha permesso la realizzazione dell'itinerario "La Via dei Diritti Umani"
Qr code che rimanda alla pagina dedicata a piazza della Vittoria sul sito dell'itinerario "La Via dei Diritti Umani", ospitato all'interno di quello del Comune di Empoli: https://www.comune.empoli.fi.it/la-via-dei-diritti-umani/tappe-itinerario/dal-campaccio-a-piazza-della-vittoria

Altro

Osservazioni personali:
Per motivi di completezza si riporta il testo integrale del pannello, anche nelle parti che non riguardano direttamente la storia del monumento.
La locuzione latina "et facere et pati fortia Romanum est" è tratta dall'opera "Ab Urbe condita", in italiano "Storia di Roma", dello storico romano Tito Livio (59 a.C. - 17 d.C.) e, in italiano, significa "è da Romano compiere atti eroici e sopportare grandi prove".
(FONTE: Wikipedia - Et facere et pati fortia romanum est - https://it.wikipedia.org/wiki/Et_facere_et_pati_fortia_romanum_est)
Il testo che inizia con "articolo 16/article 16" fa riferimento al comma 1 del suddetto articolo della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani (ONU, 1948).

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