248993 - Cippo a Giuseppe Molinari – Portomaggiore (FE)

Il monumento, situato al centro del Parco Molinari, è costituito da un unico blocco di marmo bianco, alla cui sommità è scolpito il busto di Giuseppe Molinari con divisa e cappello da alpino. Il cippo, ad altezza naturale, presenta sul lato frontale una lapide scolpita. Il Parco Molinari, che prende il nome dal monumento, si trova nei pressi della stazione ferroviaria di Portomaggiore.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Via Cesare Battisti
CAP:
44015
Latitudine:
44.697589568814
Longitudine:
11.798722450029

Informazioni

Luogo di collocazione:
Il monumento è collocato al centro di un'area verde nei pressi della stazione ferroviaria ed è adiacente alla strada. Di fronte al civico 56.
Data di collocazione:
L'intitolazione del parco risale al 14 Novembre 1999. Il 21 Aprile 2001 è stato eretto il cippo ricordo a Giuseppe Molinari.
Materiali (Generico):
Marmo
Materiali (Dettaglio):
Il cippo è interamente realizzato in marmo bianco, proveniente dalle Dolomiti del Trentino.
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Portomaggiore
Notizie e contestualizzazione storica:
Giuseppe Molinari era un Colonnello Capo di Stato Maggiore della divisione alpina “Julia". Nato a Portomaggiore nel 1896, Molinari è morto durante la campagna di Russia nel 1943.
Molinari aveva partecipato con onore alla Prima Guerra Mondiale come artigliere nel Trentino, ricevendo due medaglie di bronzo al valor militare. Due volte ferito, alla fine della guerra Molinari era già Capitano. Frequentò la Scuola di Guerra, diventando Maggiore del Comando del Corpo di Stato Maggiore.
Nel 1939, divenuto Colonnello, ebbe il comando del 5° Reggimento di artiglieria alpina. Quando l’Italia entrò in guerra, Molinari combatté la “Battaglia delle Alpi”, poi fu inviato al fronte greco-albanese, meritando la Croce di Guerra al Valor Militare. Nel 1941 divenne Capo di Stato Maggiore della Divisione Alpina “Julia”, destinata al fronte russo. La sua Divisione resistette per circa un mese contro le unità russe, prima della ritirata il 17 Gennaio 1943, durante la quale Molinari, già ammalato, non lasciò mai i suoi uomini, fino alla sua cattura. Ammalato, congelato, ferito al braccio sinistro da una raffica di proiettili, il Colonnello Molinari morì sul convoglio che lo portava come prigioniero verso la Siberia (“Il Convoglio della morte”), per cancrena, assistito da un soldato semplice degli alpini, Franco Fernando, che avrà il compito di portare le sue ultime parole alla moglie e ai due figli.
Giuseppe Molinari è stato insignito in tutto di 3 Medaglie di bronzo al Valor Militare e di una Croce di guerra.
Egli era anche uno scrittore, pubblicando numerosi articoli e saggi sulla “Rivista di Artiglieria e Genio”, e collaborando a scrivere la “Storia dell’artiglieria italiana”, fino all’opera che gli diede maggiore notorietà “Battaglie alpine” (1937).
Era conosciuto come un bravo comandante, giusto, preciso, instancabile e generoso anche verso la popolazione civile in zone di guerra. In Russia infatti aiutò la popolazione locale, trattandola con civiltà e umanità.
Altra attività svolta da Molinari fu la costruzione sul Col Visentin presso Belluno di un rifugio da dedicare a tutti i caduti del Reggimento alpino. Il rifugio, iniziato nel 1938 dal predecessore di Molinari, il Colonnello Norcen, fu completato nel 1940.

Il 14 Novembre 1999 il parco della stazione ferroviaria di Portomaggiore è stato intitolato a Giuseppe Molinari e il 21 Aprile 2001 è stato eretto un cippo ricordo in sua memoria.
Il busto è opera dello sculture trentino Ettore Bona, che era anch'egli un alpino, e il cui padre fu negli anni 1940-41 alle dipendenze del Colonnello Molinari.
Il sasso proviene dalle Dolomiti del trentino.

Bibliografia consultata:
Associazione Nazionale Alpini - Sezione Bolognese-Romagnola Gruppo di Ferrara "S. Ten. Alp. Ivo Simoni M.B. V.M., "Il Col. Giuseppe Molinari un soldato dimenticato", Cassa di Risparmio di Ferrara
Andrea Poggiali con la collaborazione di Maria Edoarda Fava, "I segni della guerra. Lapidi e monumenti, in Provincia di Ferrara, ai caduti italiani del XX secolo" - vol. 1 - Claudio Nanni Editore

Contenuti

Iscrizioni:
Sotto al busto, nella facciata frontale del cippo, è presente una targa scolpita che riporta le seguenti parole:

"IN MEMORIA DEL COL. ART. ALPINA
GIUSEPPE MOLINARI,
C.S.M DIV. PUSTERIA
E DIV. JULIA.
NATO A PORTOMAGGIORE
E CADUTO PRIGIONIERO
IN RUSSIA -1886 · 1943-
PER NON DIMENTICARE QUANTI
COME LUI NON SONO PIÙ TORNATI,,

Sotto la spalla sinistra del busto è incisa la firma dello scultore "ETTORE BONA 04-2001"

Simboli:
Il monumento non riporta simboli o emblemi.

Altro

Osservazioni personali:
Il monumento, recentemente pulito, è in buono stato di conservazione ma si trova in un parco poco frequentato e poco curato.

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