256657 - Monumento ai Caduti di Galati Mamertino (ME)

Il monumento ai Caduti di Galati Mamertino (ME) poggia su di un basamento a gradoni su cui si sovrappone un obelisco tronco sormontato da un’aquila ad ali spiegate, come allegoria della Vittoria. In alto è abbellito con un fregio discontinuo con motivi vegetali. Il basamento, sul prospetto principale, presenta un decoro bronzeo raffigurante un elmo ed un ramo di palma sopra ad una corona di quercia con nastro annodato; su ciascun prospetto laterale è posta una testa leonina in bronzo. Ai piedi dell’obelisco è collocato un tripode in bronzo con lampada. E’ aggiunta una semplice lapide ai caduti del secondo conflitto mondiale. L’insieme è contornato da piante sempreverdi e recintato da una ringhiera in ferro battuto che, assieme alle rocce, servirono per il basamento.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Piazza San Giacomo
CAP:
98070
Latitudine:
38.0326261
Longitudine:
14.7719318

Informazioni

Luogo di collocazione:
Area recintata al centro della piazza principale
Data di collocazione:
Agosto 1929
Materiali (Generico):
Bronzo, Marmo, Pietra, Altro
Materiali (Dettaglio):
Rivestimento del monumento e lapidi in marmo scolpito e inciso
Aquila, fregio floreale, elmo, ramo di palma e corona di quercia, tripode, teste leonine: bronzo a fusione
Basamento in roccia
Ringhiera in ferro battuto
Stato di conservazione:
Sufficiente
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Galati Mamertino
Notizie e contestualizzazione storica:
▪NOTIZIE SULLO SCULTORE AUTORE DEL MONUMENTO
Francesco Sorgi nato a Bagheria nel 1870, morto a Palermo nel 1940. Sposato con Caterina Rubino ebbe un figlio, Cosmo Sorgi, il quale apprese nozioni sull’ arte del modellare dal padre per poi diventare anch’esso Scultore e docente del Liceo Artistico e dell’Accademia di Belle Arti di Palermo, dal 1942 al 1968.
▪ NOTIZIE SULLA CITTADINA
Galati Mamertino (Jalati in siciliano) è un comune italiano di 2 271 abitanti della città metropolitana di Messina in Sicilia. La sua conformazione urbanistica ricorda un'aquila ad ali spiegate che spicca il volo in direzione settentrionale. È un comune
del Parco dei Nebrodi che dista circa 95 chilometri ad ovest da Messina e circa 150 ad est da Palermo.
Il comune nebroideo si trova ad un'altezza di 810 metri sul livello del mare ed è uno dei "quattru paisi di li funci" insieme
a Mirto, Frazzanò e Longi. È un centro per lo più agricolo che vanta numerosi tesori e che conserva ancora un assetto urbanistico tipico dei quartieri medievali. Il territorio è ricco di noccioleti ed uliveti, faggete e querceti. Il centro cittadino si snoda tra la principale Piazza San Giacomo e la Chiesa Madre.

NOTIZIE STORICHE SUL MONUMENTO
Sulla destra, in fondo alla piazza, troviamo il Monumento ai Caduti delle Guerre Mondiali, opera dello scultore Francesco Sorgi, inaugurato il 28 Ottobre 1930 da un famoso sindaco di Galati, poi eletto podestà in età fascista, il dott. Antonio Bianco, e finanziato dal newyorchese di origini galatesi Tony Lombardo con 15.000 lire dell’epoca.
▪ Riqualificazione dell’area:
La Giunta Comunale di Galati Mamertino ha approvato il progetto esecutivo della riqualificazione della Piazza San Giacomo, nella zona compresa fra il Palazzo De Spuches e le Chiesa Madre.
Il progetto dei lavori di riqualificazione è stato redatto dall’Ufficio Tecnico, nella persona dell’Architetto Giuseppe Cavolo, con un importo complessivo di 990.000 euro ( di cui 733.617,78 euro per lavori e 265.382,32 euro per somme a disposizione dell’Amministrazione). La decisione dell’Amministrazione di portare avanti questa progettazione è stata avanzata, in quanto la Piazza riveste particolare interesse storico e artistico, possiede una sua originalità per la forma triangolare, e ritengono che la Piazza sia un nodo strategico per la valorizzazione e l’ampliamento dell’offerta turistica e culturale del Comune.
NOTIZIE SUI CADUTI
ANTONINO CALOGERO FOGLIANO nato il 04/03/1915 GALATI MAMERTINO morto 17/01/1941

Contenuti

Iscrizioni:
Prospetto principale, sulla lapide : “ XXIV MAGGIO MCMXV- IV NOVEMBRE MCMXVII / AGLI EROI / CHE COL SACRIFICIO DELLA VITA /FORGIARONO/ LA GRANDEZZA DELLA PATRIA / I CONCITTADINI/ PER RICORDO E GRATITUDINE PERENNE/ DEDICANO/ AGOSTO MCMXXIX-E.F.
Sulla lapide laterale destra (parte alta):
1940-1945
Sergente Campisi Calogero
Caporale Campisi Giacomo
“ “ Franchina Giuseppe
“ “ Parafioriti Calogero
“ “ Truglio Giuseppe
“ ‘’ Anastasi Calogero
“ “ Carcione Basilio
“ ‘’ Carcione Carmelo
“ ‘’ Cicirelio Antonino
“ ‘’ Di Marco Nunzio
“ ‘’ Di Marco Antonino
“ ‘’ Serio Giovanni
Sulla lapide laterale destra (parte bassa):

Tenente Parisi Emanuele Sopra Tenente Imbrigiotta Francesco Aspirante Savina Emanuele

Sergente Parafioriti Giuseppe Soldato Anastasi Calogero
“ ‘’ Anzalone Santi
“ ‘’ Artino Antonino
“ ‘’ Baglio Ignazio
“ ‘’ Barone Basilio
“ ‘’ Barone Diego
“ ‘’ Bellandro Salvatore
“ ‘’ Bontempo Antonino
“ ‘’ Campisi Calogero
“ ‘’ Campisi Giuseppe
“ ‘’ Campisi Salvatore “
‘’ " Campisi Antonino
“ ‘’ Campisi Francesco
“ ‘’ Campisi Giuseppe
“ ‘’ Cappadonna Sebastiano
“ ‘’ Cappadonna Antonino
Sulla lapide laterale sinistra (parte alta):
1940-1945
Soldato Antonino
“ ‘’ Rosario
“ ‘’ Ivano Giacomo
“ ‘’ Fogliano Antonino
“ ‘’ Carcione Calogero
(I NOMI DEI SOLDATI DECIFRABILI SONO POCHI)
Sulla lapide laterale sinistra ( parte bassa):
Soldato Giardinieri Giuseppe
“ ‘’ Ipsale Giuseppe
“ ‘’ Ipsale Salvatore
“ ‘’ La Grassa Michelino
“ ‘’ La Rocca Giacomo
Allievo Ufficiale Marchiolo Vincenzo
Soldato Miano Giuseppe
“ ‘’ Miano Antonino
“ ‘’ Miceli Francesco
“ ‘’ Monachino Salvatore
“ ‘’ Papotto Calogero
“ ‘’ Parafioriti Francesco
“ ‘’ Parafioriti Antonino
“ ‘’ Parrinelli Emanuele
“ ‘’ Serfo Giuseppe
“ ‘’ Sutera Salvatore
“ ‘’ Versaci Antonino
“ ‘’ Vicario Salvatore
“ ‘’ Vicario Giuseppe
“ ‘’ Vicario Salvatore
-Prospetto posteriore, sulla lapide:
NOMI DEI SOLDATI INDECIFRABILI
Simboli:
AQUILA: Il prospetto di Galati Mamertino, visto dall’alto, ha la forma di un’Aquila Reale, per questo motivo lo scultore ha omaggiato il paese inserendo in cima al suo monumento questo volatile, simbolo del suddetto comune. La simbologia tradizionale la interpreta come un'allegoria della Vittoria.
Elmo/ramo di palma e corona di quercia: fama e gloria eterna

Altro

Osservazioni personali:
Bibliografia
L. Giacobbe, Memorie della Grande Guerra, Di Nicolò ed, 2016.
Sitografia
Per le notizie sulla riqualificazione dell’area: https://98zero.com/1528028-galati-mamertino-approvato-progetto-per-la-riqualificazione-di-piazza-san-giacomo
Per le notizie sui caduti
https://www.difesa.it/il-ministro/cadutiinguerra/secondaguerra/secondaguerra.html

Gallery