258358 - Cippo a Cipro Antonio – Teramo

Cippo posto nel Cimitero di Teramo sulla tomba di Antonio Cipro fucilato a sedici anni dai tedeschi con altri sette teramani durante la seconda guerra mondiale.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Via Luigi Maria Pirelli
CAP:
64100
Latitudine:
42.669971562858
Longitudine:
13.734449764279

Informazioni

Luogo di collocazione:
Sezione del Cimitero comunale dedicata ai caduti in guerra.
Data di collocazione:
Informazione non reperita
Materiali (Generico):
Marmo
Materiali (Dettaglio):
Il cippo è formato con una lastra centinata di marmo chiaro venato su cui l'iscrizioni è incisa e verniciata di nero.
Il cippo si trova al vertice di una recinzione rettangolare fatta di pilastrini e lastre squadrati dello stesso materiale.
Stato di conservazione:
Insufficiente
Ente preposto alla conservazione:
Amministrazione Comunale
Notizie e contestualizzazione storica:
Nel giugno 1944, verso la fine dell’occupazione nazista di Teramo, i teramani, presi dalla disperazione per gli stenti subiti, iniziarono ad assaltare le caserme che i tedeschi stavano evacuando prendendo vettovaglie, masserie e armi. I tedeschi, tuttavia, presidiavano armati ancora diverse zone della città e catturarono otto teramani. I 4 più giovani furono presi mentre stavano prendendo delle armi e i 4 più adulti furono catturati in piazza Madonna delle Grazie. Il giorno prima della liberazione di Teramo, il 13 giugno 1944 (giorno di Sant'Antonio) alle ore 13, gli otto furono fucilati nei pressi delle ex caserme Rossi e Mezzacapo. I funerali solenni ci furono il giorno dopo nella chiesa di S. Antonio.
Gli otto martiri furono:
- Antonio Cipro, nacque a Teramo il 5 maggio 1928 da Pietro (arrotino) e Pasquarosa. Risiedette con la famiglia in via del Pensiero. Morì all'età di soli 16 anni.
- Bruno Chiavone nacque a Montefino (TE) il 21 febbraio 1924 da Umberto e da Natalina Petrei. Trasferitosi a Teramo, visse in via del Pensiero n.10. Dopo aver frequentato le scuole superiori senza concluderle, lavorò nello studio fotografico Michetti-Nardi in Corso San Giorgio. Morì all'età di 20 anni.
- Antonio Di Bernardo nacque a Valle S. Giovanni (frazione di Teramo) il 28 luglio 1897 da Donato e Anna Felicioni. Di professione muratore. Partecipò alla Grande Guerra dal 21 settembre 1916 con il 17° Reggimento Cavalleggeri di Voghera, da cui fu congedato l'11 maggio 1920. Durante la seconda guerra mondiale fu richiamato l'8 agosto 1940 e assegnato alla Milizia Nazionale Forestale a Pizzone (CB) e a S.Eufemia a Maiella (PE). Fu congedato il 16 ottobre 1943. Sposò Giulia Petrella, con la quale ebbe due figli, Donato e Claudio. Morì il giorno del suo onomastico all'età di 46 anni.
- Mauro D'Intino nacque a Poggio delle Rose, frazione del comune di Cermignano (TE), il 13 dicembre 1921 da Giuseppe e Bettina Medori. Partì per il servizio militare il 13 gennaio 1941, prima a Chiavari, poi a Livorno. Ammalatosi di tubercolosi polmonare bilaterale fu congedato. Morì all'età di 22 anni.
- Carlo Durante nacque a Teramo il 5 settembre 1927 da Guerino e Maria Recchilungo. Abitava in Via del Pensiero. Lavorò ai Telegrafi di Stato. Morì all'età di soli 16 anni.
- Luigi Marcozzi nacque a Teramo il 14 marzo 1896 da Domenico e Carmina Cortellucci. Durante la Grande Guerra partì per il servizio militare l'11 dicembre 1915 e prestò servizio presso il 2° Reggimento Genio Zappatori di Bologna, rientrando a Teramo per congedo il 23 dicembre 1919. Fu prima bracciante e poi costruttore. Morì all'età di 48 anni.
- Amedeo Parabella nacque a Teramo il 1° aprile 1911 da Filippo e Pasquarosa Masciotti. Fu contadino e operaio. Nel 1936 fu richiamato alle armi ed operò nel Reggimento fanteria fino al congedo nel 1939. Nel 1940 si arruolò volontariamente per la Libia. Morì all'età di 33 anni.
- Aldo Quarchioni nacque a Teramo il 6 agosto 1928 da Vincenzo e Rachele Marzaroli. Rimase presto orfano del padre e aiutò la madre nel lavoro di fruttivendola. Quindi lavorò presso la tipografia “Il progresso”. Morì all'età di 15 anni.

Fonte: https://www.straginazifasciste.it

Contenuti

Iscrizioni:
CIPRO ANTONIO
N. 5-5-1928
PIEGO COME PALLIDO GIACINTO
SOTTO IL PIOMBO NEMICO
IL 13-6-1944
Simboli:
Nella parte alta della lastra di marmo, sopra l'iscrizione, sono scolpiti una croce latina e un vaso da cui fuoriesce un ramo con fiori e foglie.

Altro

Osservazioni personali:
L’iscrizione sul cippo è rovinata e necessiterebbe di un restauro nel rispetto della memoria del caduto.

Antonio Cipro è anche ricordato nelle pietre
- 59947 - Lastra ai partigiani caduti nel territorio di Teramo
- 229145 - Lastra ai Martiri di Madonna delle Grazie – Teramo

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