Posizione
- Nazione:
- Italia
- Indirizzo:
- Piazzetta Santa Teresa Benedetta della Croce (Edith Stein 1891-1942)
- CAP:
- 66034
- Latitudine:
- 42.222602620023
- Longitudine:
- 14.381989691096
Informazioni
- Luogo di collocazione:
- Parco delle memorie, all'angolo tra via Belvedere e via Maria Eisenstein.
- Data di collocazione:
- 5 Ottobre 2018
- Materiali (Generico):
- Pietra, Altro
- Materiali (Dettaglio):
- La statua è in pietra bianca della Maiella. Accanto alla statua sono presenti un filo spinato in acciaio e una ruota di carro in legno e ferro. La statua è poggiata su un basamento rivestito con lastre di corten. Sul fronte del basamento sono presenti piastrelle di maiolica laertina (donate dal Comune di Laterza nell'ambito del gemellaggio con Lanciano).
- Stato di conservazione:
- Buono
- Ente preposto alla conservazione:
- Informazione non reperita
- Notizie e contestualizzazione storica:
- Il monumento fu realizzato grazie a donazioni di privati, associazioni, artisti nazionali e internazionali. Al progetto collaborarono i Comuni gemellati di Lanciano e di Laterza (TA); l’Anpi - sezione «Trentino La Barba» di Lanciano; l’Unar (Unione Nazionale Antidiscriminazioni Razziali); la Presidenza del Consiglio dei ministri; l’Associazione Them Romanò onlus; l’Ucei (Unione delle comunità ebraiche italiane); l’Università degli studi «d’Annunzio» di Chieti-Pescara; la Fondazione Mario Spoltore.
Il monumento fu posto nel Parco delle Memorie che si trova nelle vicinanze di Villa Sorge che fu un campo di internamento fascista, istituito dopo l'entrata dell'Italia nella seconda guerra mondiale. In esso furono principalmente detenuti donne e bambini ebrei. Il campo fu operante dal luglio 1940 al settembre 1943.
Samudaripen è la parola in Romanì che definisce il genocidio del popolo romanì avvenuto tra il ’38 e il ’45 da parte dei nazisti e dei loro alleati fascisti. Ad Auschwitz-Birkenau, rom e sinti furono oggetto di esperimenti pseudo-scientifici da parte del dottor Mengele. Bersaglio principale di questi esperimenti furono le coppie di gemelli. Gli esperimenti furono condotti anche in altri campi di sterminio. Si calcola che, durante il Samudaripen, fu ucciso un terzo della popolazione romanì europea. Si ipotizza che, in tutto, furono uccisi circa 500.000 rom e sinti. In Italia il governo fascista emanò l’11 settembre 1940 una circolare che ordinò l’internamento di rom e sinti italiani, dando l’avvio alla loro sistematica persecuzione, e l’espulsione dei rom stranieri. I rom e i sinti italiani furono rinchiusi nei campi di Gonras, Agnone, Tossiccia, Prignano sulla Secchia, San Bernardino, Boiano, Chiesanuova, Viterbo, Monopoli sabina, Ferramonti di Tarsia, Isole Tremiti.
Contenuti
- Iscrizioni:
- Sulle piastrelle del basamento (*):
AUSCHWITZ
Faccia incavata,
occhi oscurati,
labbra fredde,
silenzio.
Cuore strappato
senza fiato,
senza parole
nessun pianto.
- Simboli:
- La scultura rappresenta una donna con un bambino in braccio e la gonna impigliata nel filo spinato, con al fianco una ruota di carro, simbolo del cammino di un popolo. La donna con il bambino rappresenta la potenza amorevole che, liberata dalla prigionia, recupera la libertà per sé e i suoi figli che hanno diritto, come tutti gli altri esseri umani, a gestire in autonomia la propria vita.
Altro
- Osservazioni personali:
- (*) La poesia di Spinelli è riportata in altre due lingue oltre l’italiano: Rom e Inglese.









