267052 - Cippo dedicato al partigiano Giulio Gasparotto Giulio a Terrassa Padovana (PD)

Il cippo dedicato al giovane Partigiano Giulio Gasparotto è molto semplice: è composto da un basamento in marmo bianco, sormontato da una struttura in mattoni rossi e da una scultura astratta in ferro. Sul lato frontale è affissa una lastra quadrata di marmo bianco, agganciata con quattro borchie di ferro, alla colonna di laterizi.
Il cippo è stato collocato in un parco pubblico, proprio  dove le nuove generazioni possono ricordare, passandoci davanti, quanto sia importante la Libertà.

 

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Via Goffredo Mameli, 31
CAP:
35020
Latitudine:
45.245790484231
Longitudine:
11.903780990674

Informazioni

Luogo di collocazione:
Area verde dedicata nei pressi della chiesa e della scuola dell’infanzia..
Data di collocazione:
20 Aprile 2009
Materiali (Generico):
Laterizio, Marmo, Altro
Materiali (Dettaglio):
Il cippo è composto da una base di cemento sopra la quale si innalza una colonna di mattoni, che termina sulla sommità nuovamente con una lastra di cemento, dove trova posto una scultura astratta in ferro, formata da due figure umane stilizzate, un inno alla Libertà.

Stato di conservazione:
Buono
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Terrassa Padovana
Notizie e contestualizzazione storica:
Per avere notizie sul Partigiano Gasparotto, abbiamo intervistato il nonno di un nostro amico, il Signor Viola Adriano, di Terrassa Padovana nato nel 1947, il quale ci ha riferito solo che il monumento è dedicato a Giulio Gasparotto un ragazzo partigiano di Terrassa Padovana ucciso ad Agna (PD).
Non soddisfatti abbiamo allora chiesto aiuto alla Consigliera Comunale Linda Zanovello e abbiamo conosciuto meglio il nostro concittadino.
Giulio Gasparotto era nato a Vò Euganeo (PD) il 02.09.1926, era un Partigiano della brigata "Francesco Sabatucci", ed era figlio dell'allora Segretario Comunale di Terrassa Padovana.
Il mattino del 19.12.1944 verso le 12.00 Giulio e il suo amico Tarcisio Voltan, furono visti passare in piazza Roma in Centro ad Agna (PD), scortati da quattro fascisti della Repubblica Sociale di Salò, che facevano parte delle brigate nere di Agna, i due Partigiani stavano per essere condotti presso la Caserma dei Carabinieri, per essere identificati.
Verso sera di quello stesso giorno i due partigiani decisero di tentare la fuga ma, mentre Voltan venne subito riacciuffato; Giulio, in sella alla sua bicicletta stava scappando a gran velocità, quando venne colpito a morte da una raffica di colpi e abbandonato a terra, dove nessuno, per la paura se ne curò.
Dopo il funerale del giovane Gasparotto, nel punto dove morì ad Agna (PD) venne eretta una lapide a ricordo, la stessa venne distrutta nel 2021 da un gruppo di teppisti ed è stata successivamente riposizionata nello stesso luogo.
In occasione dell’inaugurazione della lapide, è stato stampato un libricino intitolato: “Un partigiano per sempre” redatto dal professor Giacomo Zanellato dal quale abbiamo tratto queste testimonianze:
Paolo Sambin, primo Sindaco di Terrassa Padovana, lo ricordava così:
"Uno splendido ragazzo di 17 anni, Giulio Gasparotto, figlio del segretario comunale, era un partigiano molto serio: agiva col fratello Achille (ora medico) e con l'amico Modesto Violato. Mi par di vederlo salire dal fienile della mia casa paterna, mediante scala a pioli portatile, nella 'tezzetta', un ripostiglio piccolo e cieco, e nascondervi con la disinvoltura di un grande esperto alcune bombe. Soprattutto, i miei di famiglia ed io, ricordiamo un fatto di indicibile commozione. Quando, all'imbrunire del 19 dicembre 1944, Giulio veniva stroncato da una raffica di mitra dei repubblichini e stramazzava in mezzo alla piazza di Agna invocando la mamma, a quella stessa ora sua madre, insolitamente uscita di casa, da sola camminava agitata verso Conselve. All'altezza della Fossetta, si incontrò con mio padre che in bicicletta ritornava da Conselve e che vedendola sola, di sera tardi, allontanarsi dall'abitato così turbata, le chiese che cosa avesse. Un sospiro di pianto e non so niente, dottore, ma sento che a Giulio è capitato qualche cosa di grave; sì, sì, qualche cosa di grave; non sono capace di star quieta’. Il figlio diciassettenne era, in quel momento, a una decina di chilometri esangue nella polvere”.
Ci piace pensare che le due figure sulla scultura astratta siano Giulio e Tarcisio che corrono verso la libertà.

Il cippo fu inaugurato il 20 Aprile 2009 con Delibera Comunale di Giunta n. 26 avente come oggetto: “Denominazione parco pubblico Giulio Gasparotto partigiano”.

Contenuti

Iscrizioni:
GIULIO GASPAROTTO
PARTIGIANO
02.09.1926 – 19.12.1944

Simboli:
Informazione non reperita

Altro

Osservazioni personali:
Informazione non reperita

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