269018 - Lapidi a ricordo dei Caduti di Malga Meda – Borso del Grappa ( TV)

Una lapide ricorda gli otto Caduti dell’eccidio di Malga Meda. Si trova sulla parete del Cason di Malga Meda che dà sulla strada provinciale per arrivare a Cima Grappa. Un’altra lapide, posta sul muro che si affaccia su una corte interna del Cason di Meda, ricorda uno degli otto Caduti, Godina. Sul lato inferiore della lapide di Godina è posta una piccola lastra con il suo nome di battaglia, “Gigli”.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
SP148
CAP:
31030
Latitudine:
45.867157701407
Longitudine:
11.786727006117

Informazioni

Luogo di collocazione:
Muro esterno del rifugio Malga Meda e facciata di ingresso del Cason di Meda.
Data di collocazione:
La lastra che si affaccia sulla strada è stata inaugurata il 24 settembre 2016. La lastra sul muro che si affaccia sulla corte interna fu posta dai familiari di Godina qualche anno dopo l'eccidio.
Materiali (Generico):
Bronzo, Marmo
Materiali (Dettaglio):
Lastre in marmo e staffe in bronzo.
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Borso del Grappa in collaborazione con i gruppi Alpini di Borso, Semonzo e Sant'Eulalia
Notizie e contestualizzazione storica:
Vicino al Cason di Malga Meda, in una galleria, vengono rinchiusi una ventina di prigionieri italiani e tre inglesi durante il rastrellamento presso Ponte San Lorenzo, mentre dentro la Malga vengono rinchiusi il custode e il figlio che si erano rifugiati lassù per evitare il richiamo alle armi della Repubblica Sociale. Una testimonianza raccolta da uno dei prigionieri , Giovanni Donazzolo, riporta che il giorno successivo, la mattina del 24 settembre del 1944, verso le 10.00, un maggiore e due ufficiali del battaglione “M” Tagliamento chiamarono a sorte otto di quei prigionieri e, legate loro le mani dietro la schiena, li fucilarono. I tre inglesi con gli altri prigionieri furono liberati, ma poi fucilati domenica 24 settembre mentre erano sulla via del ritorno.

Le biografie dei Caduti:

Valentino Alessio (Gigi) , originario di Fellette di Romano, era elettricista e aveva due cugini partigiani a Borso: Valentino e Giovanni Vedovotto. Fu inquadrato nella Brigata Matteotti. Era nato il 06/10/26, il suo corpo fu recuperato a Malga Meda dai cugini Vedovotto, portato a Borso e lì sepolto il 18 ottobre 1944. Il 13/10/1945 fu riesumato e tumulato a Romano d'Ezzelino.

Carlesso Giacomo ( Intrepido) era originario di Romano d’Ezzelino, nato il 21 gennaio del 1921. Il fratello più giovane, Gilberto, del 1926, fu impiccato dalle Brigate Nere a Cavaso del Tomba.

Godina Sandro (Gigli), nato a Dignano d’Istria il 04/08/1924 e residente a Padova, era studente universitario di medicina. Era stato allievo del professor Mario Todesco al Liceo "Tito Livio" di Padova. Raggiunta la maturità, si era iscritto all'Università, dove aveva cominciato a frequentare i corsi di medicina e chirurgia. Interrotti gli studi per non rispondere ai bandi della Repubblica di Salò, aveva preso la via della montagna. Partigiano della Brigata "Italia Libera", fu ucciso nell’ eccidio di Malga Meda. A Sandro Godina è stata intitolata una via di Padova. I famigliari pongono su una parete del Cason di Malga Meda una lapide a suo ricordo.

Marcadella Mario ( Moro) era originario di Romano d’Ezzelino, nato il 22 febbraio 1924, alpino. Dopo l'8 settembre rientra in paese e si nasconde in Grappa per evitare l'arruolamento. Si unisce ai patrioti attorno al sergente Franciosi " Brey". L'anno successivo i parenti riconobbero i suoi resti al cimitero di Crespano e li trasferirono a Romano.

Tonin Aldo (Tom), originario di Crespano, era partigiano nella Brigata Matteotti di Val dee Fojie, provvedeva ai rifornimenti necessari al reparto raccogliendo viveri a pagamento presso le casare.

Ripoli Ugo ( Giuseppe), originario di Rossano Veneto, frequentava i cugini Bizzotto appartenenti ad un gruppo di resistenti capeggiato da Andrea Cocco (Bill), nell'agosto del 1944 seguì i compagni di lotta. L'anno successivo il padre riconobbe i resti di Ugo al cimitero di Crespano e traslò il corpo a Rossano.

Mocellin Paolo ( Lucciola ), originario di San Nazario, era nato il 22 febbraio 1916 , faceva il carbonaio ed era entrato a far parte della Brigata " Italia Libera Campo Croce". I suoi resti mortali furono traslati al cimitero di San Nazario.

L ‘ottavo nome non è quello di Simonetto Ugo di Vedelago, che risulta Caduto a Crespano, ma di un disertore tedesco. Viene identificato come ignoto, ma il suo nome era Knep Hans, classe 1910 (fonte "Il Rastrellamento del Grappa (dal 20 al 26 settembre 1944)" di Livio Morello e Gigi Toaldo, Marsilio Editori, 1986).

Fonti
"Legione Tagliamento 1944 Eccidi sul Monte Grappa
Busa dee Cavare Malga Meda Campo Solagna"
di Lorenzo Capovilla, Federico Mistrello, Lorenzo Rossi.
Gruppo Alpini "Bortolo Busnardo" di Casoni di Mussolente, Regione Veneto, ANPI Crespano, 2015

"I giorni amari di Borso"
Zilio Ziliotto, Antonio Celotto
Editrice Artistica Bassano, 2015

“Brigate partigiane sul massiccio del Grappa 1944”
Paolo Meggetto, Roberto Zonta, Diego Geremia, Armido Dissegna.
Gruppo Alpini "Bortolo Busnardo" di Casoni di Mussolente, Regione Veneto, ANPI Crespano, 2015

"I massacri nazifascisti a sud del Monte Grappa"
Paolo Meggetto
attiliofraccaroeditore, 2020

Contenuti

Iscrizioni:
(lapide sul muro che si affaccia sulla strada Cadorna)

RASTRELLAMENTO DEL GRAPPA
21-28 SETTEMBRE 1944

ECCIDIO DI MEDA

QUI PRESSO IL CASON DI MEDA
VENNERO FUCILATI IL 24/09/1944
I PRIGIONIERI PARTIGIANI
VALENTINO ALESSIO (GIGI)
GIACOMO CARLESSO (INTREPIDO)
SANDRO GODINA (GIGLI)
MARIO MARCADELLA (MORO)
PAOLO MOCELLIN (LUCCIOLA)
UGO RIPOLI (GIUSEPPE)
ALDO TONIN (TOM)
IGNOTO

PER MANO FRATRICIDA
DELLA LEGIONE
M. TAGLIAMENTO
24 SETTEMBRE 2016

(lapide sul muro che si affaccia su una corte interna del Cason di Meda)

VIBRA NELL'ARIA MAI SPENTO
SU QUESTE BALZE
UN CANTO DI RIVOLTA
CONTRO L'OPPRESSIONE
-
QUI
PEL DOMAN DELLA PATRIA
SANDRO GODINA
INTREPIDO
GETTÒ LA FIORENTE GIOVINEZZA
SUGGELLANDO COL SANGUE
L'IDEALE
DI
GIUSTIZIA E LIBERTÀ
N.4-8-1925 M. 23-9-1944
GIGLI
Simboli:
Informazione non reperita

Altro

Osservazioni personali:
Il testo della lastra di Godina, "Gigli", è stato dettato dal Rettore dell'Università di Padova prof. Egidio Meneghetti.

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