270032 - Stele a ricordo di Dionello Orazio “Pucci” – Borso del Grappa ( TV)

La stele è una semplice lastra rettangolare di marmo infissa ai piedi di un grande abete. Affisso c’è anche un portafiori in bronzo decorato. Ricorda la morte in combattimento del partigiano Orazio Silvano Dionello avvenuta il 21 Settembre 1944 durante il rastrellamento nazifascista compiuto sul massiccio del Grappa. L’epigrafe riporta il nome del Caduto, la data della morte e il suo nome di battaglia: ” Pucci”. Si trova in Val Fogarola monte Grappa.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Località Prai di Borso
Indirizzo:
CAP:
31030
Latitudine:
45.833670259286
Longitudine:
11.790664164131

Informazioni

Luogo di collocazione:
area verde
Data di collocazione:
Informazione non reperita
Materiali (Generico):
Bronzo, Marmo
Materiali (Dettaglio):
E' una stele in marmo con affisso un portafiori in bronzo.
Stato di conservazione:
Sufficiente
Ente preposto alla conservazione:
Alpini di Borso
Notizie e contestualizzazione storica:
Durante il rastrellamento ai Prai di Borso i rastrellatori incontrarono un episodio di resistenza armata da parte dei partigiani che opposero una fiera resistenza e fecero sciogliere le colonne scure dei rastrellatori. Durante questo scontro a fuoco trova la morte Orazio Silvano Dionello.

Biografia del Caduto
Orazio Silvano Dionello era nato a Rossano Veneto il 22 marzo 1925. Insieme a tre suoi amici di Rossano, Eros Giampaolo Arsie (classe 1928), Ugo Ripoli (classe 1926) e Giovanni Degetto (classe 1926), decise di compiere un atto che segnò le loro vite in maniera indelebile. Una notte di primavera, o di estate, del 1944, salirono sulla torre del parco dei Sebellin e issarono una bandiera di colore rosso. I quattro furono denunciati dal “Podestà” Giovanni Martini e l’unico che non riuscì a sfuggire alla cattura fu Giovanni Degetto che venne deportato in Germania a lavorare in appositi campi di concentramento per italiani avversi al Regime. Gli altri tre compagni, tra cui Dionello, per paura di essere catturati, decisero di scappare sul Grappa e si stabilirono lì con altri “Patrioti”. Dionello, con il nome di battaglia “Pucci”, durante il rastrellamento combatte ai Prai di Borso dove viene ferito gravemente durante uno scontro. Muore mentre i compagni di lotta tentano di trasportarlo verso Campo Croce. Il 28 maggio 1945 fu celebrato il funerale a Rossano di Giampaolo Arsie e Orazio Dionello, con le salme da poco arrivate da Borso del Grappa. Le spoglie dei tre amici giacciono nella cappellina del Cimitero di Rossano, una a fianco dell’altra.
Fonte:
"Sulla torre sventolò bandiera rossa" di Franco Marchiori in "Storia dentro la Memoria"

"I giorni amari di Borso"
Zilio Ziliotto, Antonio Celotto
Editrice Artistica Bassano 2015

Contenuti

Iscrizioni:
PUCCI
DIONELLO
ORAZIO
M. 21-9-1944
Simboli:
Informazione non reperita

Altro

Osservazioni personali:
Staff Pietre: geolocalizzazione approssimativa

Gallery