Posizione
- Nazione:
- Italia
- Indirizzo:
- Piazza V. Emanuele II
- CAP:
- 18027
- Latitudine:
- 43.940277391731
- Longitudine:
- 8.0122469255172
Informazioni
- Luogo di collocazione:
- Interno ex Municipio di Pontedassio
- Data di collocazione:
- 25 Agosto 1946
- Materiali (Generico):
- Marmo
- Materiali (Dettaglio):
- La lapide è in marmo bianco
- Stato di conservazione:
- Buono
- Ente preposto alla conservazione:
- Comune di Pontedassio
- Notizie e contestualizzazione storica:
- Felice Dani, giovane originario di Pieve di Teco, nel periodo della seconda guerra mondiale viveva a Pontedassio con la moglie Maria Giulia Ugo, di Conio, nella via che poi prese il suo nome. Era un contadino dedito alla cura dei suoi ulivi. Venne catturato e ucciso dagli occupanti. Sulla SS 28, che attraversa tutta la Valle Impero, all'incirca a metà strada tra l'abitato di Pontedassio e quello di Chiusavecchia, ci fu un'imboscata a un ufficiale tedesco che percorreva quel tratto in bicicletta. L'uccisione dell'ufficiale scatenò la furia degli occupanti che per rappresaglia punirono entrambi i paesi. Furono catturati due ostaggi a Pontedassio e due a Chiusavecchia: Felice Dani e Valentino Marvaldi a Pontedassio; Emilio Agnese e Sebastiano Oreggia a Chiusavecchia. I tedeschi fermarono Dani in strada, sotto gli occhi della moglie. Fu portato nel Municipio e ivi imprigionato. Molte persone di Pontedassio protestarono contro questa azione e richiesero che Dani venisse rilasciato. Dopo alcuni giorni di prigionia Felice Dani rivelò alla moglie Giulia, che ogni giorno andava a portargli del cibo, di aver compreso dai discorsi dei tedeschi che volevano giustiziarlo. Dani disse alla moglie che avrebbe fatto tutto ciò che era in sua potere per non essere umiliato e ucciso in pubblico. Probabilmente nell’estremo tentativo di difendersi o, forse, cercando la reazione dei carcerieri, tentò di ferire due tedeschi che lo stavano trascinando all’esecuzione e morì sulle scale del Municipio di Pontedassio falciato da una raffica di mitra. I fori sul pavimento provocati dalle pallottole sono visibili ancora oggi.
Contenuti
- Iscrizioni:
- BAGNO' QUESTO LUOGO IL SANGUE
DI DANI FELICE
CADUTO DIFENDENDO LA SUA FEDE ITALIANA
CONTRO LA BARBARIA NAZISTA
PER VIVERE
NELLA MEMORIA DEGLI UOMINI LIBERI
25 AGOSTO 944
IL CONSIGLIO COMUNALE
25-8-946
- Simboli:
- Informazione non reperita
Altro
- Osservazioni personali:
- Si ringraziano lo storico locale Alessandro Giacobbe e il consigliere comunale Ilvo Calzia per la disponibilità e le informazioni storiche fornite.
E' stato possibile scattare una sola foto in quanto lo stabile non è accessibile al pubblico.
