271667 - Lastra commemorativa dei Martiri delle Foibe – Erba (CO)

In occasione del Giorno del Ricordo della tragedia delle Foibe e dell’Esodo degli italiani da Istria, Fiume e Dalmazia il Comune di Erba ha intitolato il cortiletto interno del Parco Majnoni ai Martiri delle Foibe. Qui, ha apposto una lastra che commemori nel tempo questi italiani martiri di una tragedia non ancora quantificata definitivamente.

Le chiamano ‘foibe’, sono cavità carsiche dell’Istria, voragini a strapiombo di origine naturale. Lì, alla fine della seconda guerra mondiale, furono gettati, anche vivi, migliaia di soldati e di civili: i partigiani jugoslavi di Tito si vendicarono contro italiani fascisti e non, accusati di oppressione sulle popolazioni slave. L’ondata di cieca violenza e di esecuzioni sommarie, che coinvolse partigiani, tedeschi, fascisti e l’esercito di Tito, durò fino al 1947.

Il Giorno del Ricordo (10 febbraio) commemora queste tragedie, sottolineando l’importanza della memoria e della riconciliazione.

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Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Piazza Prepositurale
CAP:
Latitudine:
45.812181866336
Longitudine:
9.2229875922203

Informazioni

Luogo di collocazione:
All'ingresso del Parco Majnoni di Erba, sul retro rispetto al Municipio
Data di collocazione:
10 Febbraio 2019
Materiali (Generico):
Pietra, Altro
Materiali (Dettaglio):
La lastra è in pietra grigia, di circa 40 cm di larghezza, ed è fissata al terreno su due montanti in ferro. La scritte sono in lettere capitali, nere
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Amministrazione comunale
Notizie e contestualizzazione storica:
Il dramma delle foibe e dell'esodo giuliano-dalmata rappresenta una delle pagine più tragiche e complesse della storia italiana del Novecento. Questo periodo fu caratterizzato da tensioni etniche, vendette politiche e rivendicazioni territoriali che coinvolsero italiani, sloveni e croati in un vortice di violenza.
Dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943, il vuoto di potere lasciato dal crollo del regime fascista aprì la strada alla vendetta dei partigiani jugoslavi di Tito, che si accanirono non solo contro gli ex fascisti, ma anche contro civili italiani considerati "nemici del popolo". La brutalità delle esecuzioni, spesso eseguite con torture e gettando le vittime nelle foibe, divenne il simbolo di un odio che aveva radici profonde nelle politiche di italianizzazione forzata del ventennio fascista.
Con la fine della guerra e la successiva annessione dell'Istria e della Dalmazia alla Jugoslavia, il terrore si trasformò in un esodo forzato: circa 250.000 italiani furono costretti a lasciare la loro terra, abbandonando case, beni e radici storiche. La memoria di queste vicende è rimasta a lungo marginalizzata, ma negli ultimi decenni ha ricevuto un maggiore riconoscimento, anche grazie all'istituzione del Giorno del Ricordo il 10 febbraio, dedicato alle vittime delle foibe e agli esuli giuliano-dalmati.
Questi eventi rappresentano una ferita aperta nella storia italiana ed europea, un monito sulla necessità di riconoscere il passato e promuovere la riconciliazione tra i popoli.

Contenuti

Iscrizioni:
AI MARTIRI
DELLE FOIBE
ERBA 10-2-2019
Simboli:
In alto a sinistra, la lastra riporta una striscia obliqua, nera, a simbolo del lutto per quelle vittime (pietra listata a lutto).

Altro

Osservazioni personali:
Informazione non reperita

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