272719 - Pietra d’inciampo al Cavaliere Umberto Attilio Morandini a Oneglia – Imperia

La pietra d’inciampo in memoria del Cavaliere Umberto Attilio Morandini è all’inizio della scalinata per via Don Minzoni a Oneglia, Imperia.

Si tratta di una Stolpersteine, opera nata dall’idea dell’artista tedesco Gunter Demnig, da inserire nella pavimentazione stradale davanti alle abitazioni in cui abitarono o ai luoghi in cui furono catturati i deportati nei campi di sterminio durante la seconda guerra mondiale, con la finalità di onorarne la memoria. E’ un cubetto di pietra delle dimensioni di 10×10 cm il cui lato calpestabile è ricoperto da una piastra d’ottone in cui vengono incisi il nome della persona, l’anno di nascita, la data, l’eventuale luogo di deportazione e la data di morte, se conosciuta.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Oneglia
Indirizzo:
Via Santa Lucia, 29
CAP:
18100
Latitudine:
43.890052394737
Longitudine:
8.0457364461672

Informazioni

Luogo di collocazione:
via Santa Lucia all'inizio della scalinata per via Don Minzoni
Data di collocazione:
3 Febbraio 2022
Materiali (Generico):
Ottone, Pietra
Materiali (Dettaglio):
Cubetto di pietra con lato calpestabile ricoperto in ottone con incisioni
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Imperia
Notizie e contestualizzazione storica:
Questa Pietra d'inciampo ricorda il cavaliere Umberto Attilio Morandini, figlio di Amedeo e Fila Argia. Umberto Attilio Morandini nacque a Sustinente in data 11 gennaio del 1898. Arruolato nell’esercito, si trasferì a Oneglia, dove si occupò di approvvigionamenti presso l’ex Caserma Crespi. In questo perriodo riuscì anche a conseguire la carica di maresciallo. Il 29 agosto del 1935 sposò Caterina Vatteone, conosciuta in città con il soprannome di “Rinetta”. Caterina apparteneva a una delle famiglie imperiesi che possedevano una barca da pesca. Durante gli anni di matrimonio il cav. Morandini ebbe due figli, Edgardo e Giovanni. Quando i due bambini avevano 9 e 6 anni circa, Morandini fu deportato a Dachau, il primo campo di concentramento costruito in Germania. Tra orrori e disumanità del campo morì per cause sconosciute il 22 febbraio 1945, solo sette giorni prima della liberazione da parte degli americani (avvenuta il 29 febbraio). Da testimonianze emerge che nei giorni precedenti la liberazione, i tedeschi lasciarono i prigionieri, molti dei quali malati di tifo, senza cibo e acqua.

Contenuti

Iscrizioni:
QUI ABITAVA
UMBERTO ATTILIO
MORANDINI
NATO 1898
DEPORTATO
DACHAU
ASSASSINATO 22.2.1945
Simboli:
Informazione non reperita

Altro

Osservazioni personali:
Si ringraziano l'assessore comunale dott.ssa Laura Gandolfo per la disponibilità e le informazioni sul Progetto Pietre d'Inciampo, gli insegnanti e gli studenti del Liceo Amoretti e Artistico di Imperia
E' inserita solo una foto in quanto l'area è attualmente occupata da un cantiere

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