Posizione
- Nazione:
- Italia
- Indirizzo:
- Piazza Bacigalupi, 9, 19032 Lerici SP, Italia
- CAP:
- 19032
- Latitudine:
- 44.076498
- Longitudine:
- 9.911167
Informazioni
- Luogo di collocazione:
- In prossimità del Municipio di Lerici
- Data di collocazione:
- 1921
- Materiali (Generico):
- Bronzo, Marmo, Altro
- Materiali (Dettaglio):
- Monumento commemorativo in bronzo, granito e marmo.
- Stato di conservazione:
- Buono
- Ente preposto alla conservazione:
- Soprintendenza Archeologica, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Genova e la provincia di La Spezia
- Notizie e contestualizzazione storica:
- Appena finì il primo conflitto mondiale, essendosi manifestata nei patrioti lericini la volontà di onorare la memoria di quanti erano caduti combattendo contro "il nemico di sempre", il Comitato immediatamente costituitosi, aprì una sottoscrizione pubblica per erigere un "ricordo marmoreo".
Era il febbraio del 1919 e a presiedere il Comitato era il Tenente Generale Bonaventura Zanelli che si accorda con il Sindaco Cavalier Agostino Pagano perchè la statua sorga "nel piccolo giardino sito fra il Palazzo Comunale ed il
Teatro Goldoni nella piazza Umberto I" (oggi intitolata ad Angelo Bacigalupi, l'operaio spezzino eletto nel '19 alla Camera). Poco dopo, però, la Giunta si dimette e alla guida del Comune viene chiamato il Commissario Prefettizio ragionier Ravera. A lui il Generale Zanelli indirizza una lettera perchè recepisca l'invito dello
scultore prescelto, il Professor Berretta. Sul monumento appare però la firma di Sergio Vatteroni, scultore e incisore di Carrara (1890 - 1975), che evidentemente prese il posto del prescelto.
Contenuti
- Iscrizioni:
- Contenuti:
1915 - 1918
AZZARINI SETTIMIOBACCHIONE PIETRO
BARENCO GIOVANNI
BARACCHINI PELLEGRO
BEISSO GIACINTO
BERTELLA LORENZO
BERTOLI GUGLIELMO
BONVICINI FRANCESCO
BORDIGONI OLINTO
BRONDI GIUSEPPE
CAITI LUIGI
CARRO GINO
CANEPA MANLIO
CAROSINI ROBERTO
CAROSINI LUIGI
CASTAGNINI ANTONIO
COLOTTO GIUSEPPE
BARACCHINI FELICE
DE. FILIPPIS ENRICO
COLOTTO GIOBATTA
COLOTTO FIORINO
CORSI OSCAR
DAMASSA ARCHIMEDE
DAVANZATI PRIMO
DE BIASI MARIO
DE BIASI PIETRO
DE LUCHI PIETRO
DE LUISE VINCENZO
DI FRANCESCO ACHILLE
DORGIA EMILIO
ERCOLINI AMILCARE
FAILLI RIZIERI
FERRARI ERNESTO
FIACCOLA PIETRO
FRANCHINI GIOBATTA
GARGANESE ACHILLE
GATTORONCHIERI GIOBATTA
GIANNOTTI EUGENIO
JACONA ANTONIO
LAGOMARSINI GIUSEPPE
LAZZARI VITTORIO
MACCAGNINI GIOVANNI
MARAGLIANO GIOVANNI
MARCENARO FEDRO
MASSA PAOLO
MAZZI FRANCESCO
MORNESE INNOCENZO
MUSETTI ANGELO
NEBBIA COLOMBO TITO
PAGNI PASQUALE
PATRONE GIUSEPPE
PELLEGRI AMERIGO
PERFETTI GIUSEPPE
PETRELLA PASQUALE
PIETRAPIANA LUIGI
POGGI DON GIOBATTA
POLLACCHIOLI GIOVANNI
POREMI GUIDO
RATTI OSCAT
RATTI GIACOMO
RICCIO GIGLIO
RIGHETTI FRANCESCO
RONCALLO GIUSEPPE
RONCALLO GIOVANNI
TALLARICO SALVATORE
TAMBERI SABATINO
TARABOTTO GIUSEPPE
UGOLINI SANTE
VASSALE AMBROGIO
VASSALE GIULIO
VASSALE GIUSEPPE
VASSALE UGO
ZANELLI ANGELO
ZANELLI PIETRO
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GLORIA DI LERICI
MORIRONO IN TERRA E IN MARE
PER LA GRANDEZZA D'ITALIA
I CONCITTADINI
NE RICORDANO AI POSTERI
IL SACRIFICIO CHE NON FU INVANO
MCMXXI
COMANDO SUPREMO IV NOVEMBRE MCMXVIII
LA GUERRA CONTRO L’AUSTRIA-UNGHERIA CHE, SOTTO L’ALTA GUIDA DI S.M. IL RE, DUCE SUPREMO, L’ESERCITO ITALIANO INFERIORE PER NUMERO E PER MEZZI INIZIO’ IL 24 MAGGIO 1915 E CON FEDE INCROLLABILE E TENACE VALORE CONDUSSE ININTERROTTA ED ASPRISSIMA PER 41 MESI, E’ VINTA.
LA GIGANTESCA BATTAGLIA INGAGGIATA IL 24 DELLO SCORSO OTTOBRE ED ALLA QUALE PRENDEVANO PARTE 51 DIVISIONI ITALIANE, 3 BRITANNICHE, 2 FRANCESI, UNA CZECO-SLOVACCA ED UN REGGIMENTO AMERICANO, CONTRO 73 DIVISIONI AUSTRO-UNGARICHE, E’ FINITA.
LA FULMINEA ARDITISSIMA AVANZATA DEL 29° CORPO D’ARMATA SU TRENTO, SBARRANDO LE VIE DELLA RITIRATA ALLE ARMATE NEMICHE DEL TRENTINO, TRAVOLTE AD OCCIDENTE DALLE TRUPPE DELLA 7° ARMATA E AD ORIENTE DA QUELLE DELLA 1°, 6° E 4° HA DETERMINATO IERI LO SFACELO TOTALE DEL FRONTE
AVVERSARIO. DAL BRENTA AL TORRE L’IRRESISTIBILE SLANCIO DELLA 12, DELLA 8, DELLA 10° ARMATA E DELLE DIVISIONI DI CAVALLERIA, RICACCIA SEMPRE PIU’ INDIETRO IL NEMICO FUGGENTE.
NELLA PIANURA S. A. R. IL DUCA D’AOSTA AVANZA RAPIDAMENTE ALLA TESTA DELLA SUA INVITTA 3° ARMATA ANELANTE DI RITORNARE SULLE POSIZIONI DA ESSA GIA’ GLORIOSAMENTE CONQUISTATE CHE MAI AVEVA PERDUTE. L’ESERCITO AUSTRO-UNGARICO E’ ANNIENTATO: ESSO HA SUBITO PERDITE GRAVISSIME NELL’ACCANITA RESISTENZA DEI PRIMI GIORNI E NELL’INSEGUIMENTO HA PERDUTO QUANTITA’ INGENTISSIME DI MATERIALE D’OGNI SORTA E PRESSO CHE’ PER INTERO I SUOI MAGAZZINI E I DEPOSITI: HA LASCIATO FINORA NELLE NOSTRE MANI CIRCA 300.000 PRIGIONIERI CON INTERI STATI MAGGIORI E NON MENO DI 5.000 CANNONI. I RESTI DI QUELLO CHE FU UNO DEI PIU’ POTENTI ESERCITI DEL MONDO RISALGONO IN DISORDINE E SENZA SPERANZA LE VALLI CHE AVEVANO DISCESE CON ORGOGLIOSA SICUREZZA.
DIAZ
- Simboli:
- Al centro del monumento è presente un libro aperto sorretto ai lati da due figure maschili vestite all'antica; sulle pagine sono indicati i nomi dei caduti della prima guerra mondiale di Lerici. Nella parte inferiore è presente un elmo e un festone di alloro.
Altro
- Osservazioni personali:
- Informazione non reperita
