277777 - Lastra in memoria di Enia Valtriani – Lerici (SP)

Lastra odonomastica nella piazza Piazza dedicata a Enia Valtriani, ragazzina appartenente ad una famiglia perseguitata dai nazisti. Fu barbarmente uccisa il 19 agosto 1944.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Piazza Enia Valtriani, 51, 19032 Lerici SP, Italia
CAP:
19032
Latitudine:
44.074167804126
Longitudine:
9.912595483415

Informazioni

Luogo di collocazione:
Lastra collocata su una parete
Data di collocazione:
Informazione non reperita
Materiali (Generico):
Marmo
Materiali (Dettaglio):
Lastra commemorativa in marmo.
Stato di conservazione:
Buono
Ente preposto alla conservazione:
Informazione non reperita
Notizie e contestualizzazione storica:
Enia (Eugenia) Valtriani nasce a Lerici il 2 marzo 1923 e frequenta le scuole a Lerici fino alla licenza di avviamento. Sin da piccola è interessata alla lettura, alla poesia, al canto e al teatro; tra le sue passioni anche la pallacanestro.
Nel 1944 il padre viene fatto prigioniero e ritornerà nella sua città natale liberato dai francesi.
Nel frattempo la famiglia viene perseguitata dai nazisti: il fratello maggiore per sfuggire ai rastrellamenti scappa sulle Apuane e si arruola con le brigate partigiane; la madre, Enia e il fratellino minore sfollano a San Terenzo ai
Monti. Qui un contingente nazista rastrella il paese sterminando gli abitanti, tra cui la stessa Enia.
Ecco come Agnese Pini, nel libro “Un autunno d’agosto”, ricorda Enia:
"C’era una ragazza che si chiamava Enia Valtriani e che era sfollata da Lerici. Da quando era arrivata a San Terenzo, qualche mese prima, per scappare ai bombardamenti, si era allevata una gallina, una bella gallina grassoccia, con le piume tutte bianche, e la portava sempre con sé. La gallina la seguiva dappertutto, come fosse un cagnolino, Enia le voleva bene, la sua mamma la guardava e scuoteva la testa dicendo: ‘Se vai avanti così, finisce che te la porti anche nel letto’. Quando li fecero mettere tutti sotto il pergolato, Enia era rimasta sola a Valla, non c’era la sua mamma e non c’era il suo fratellino Franco: erano in paese, a San Terenzo. Enia aveva solo la gallina con lei, se la teneva forte tra le braccia. Durante la notte, dopo Mario Oligeri, dopo Renato Terenzoni, arrivò a Valla anche la mamma di Enia Valtriani e trovò sua figlia a pancia in giù, con la faccia riversa nel
campo: la riconobbe per via della gonna che portava, la sua bella gonna ampia a quadri bianchi e azzurri. Si avvicinò, la girò, mentre la girava vide volare via la gallina bianca che Enia si era tenuta sotto la pancia per tutto
quel tempo. Quando raccontava quella storia la mamma diceva sempre: 'Vedendo la gallina bianca, ho pensato che quella era l’anima di Enia che volava via'".

Contenuti

Iscrizioni:
PIAZZA
ENIA VALTRIANI
NATA A LERICI IL 2 - 3 - 1923
UCCISA BARBARAMENTE
DALL'ODIO NAZISTA
A S. TERENZO MONTI
IL 19 - 8 - 1944
Simboli:
Informazione non reperita

Altro

Osservazioni personali:
Informazione non reperita

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