283016 - Lapide ai martiri di piazza San Lorenzo – Giaveno (TO)

La lapide di formato verticale con incisioni in nero, posta sull’edificio all’angolo tra piazza San Lorenzo e via Coazze, nel centro di Giaveno a poca distanza dal monumento ai Caduti, ricorda la fucilazione di 14 partigiani, avvenuta il 29 novembre 1944 in quello stesso luogo, una volta cortile del Caffè Torchio.

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Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Piazza San Lorenzo, 14
CAP:
10094
Latitudine:
45.041832479737
Longitudine:
7.3523380068249

Informazioni

Luogo di collocazione:
Parete edificio
Data di collocazione:
Informazione non reperita
Materiali (Generico):
Marmo, Altro
Materiali (Dettaglio):
Lastra in marmo con incisioni in nero; vaso portafiori metallico.
Stato di conservazione:
Buono
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Giaveno
Notizie e contestualizzazione storica:
Sul pannello informativo posto nelle vicinanze si legge:
«Nel corso del rastrellamento del novembre 1944, nel cortile di quello che allora era il Caffè Torchio, vennero uccisi 14 partigiani.
Mentre la truppa saccheggiava liberamente, il comando tedesco decideva l'esecuzione dei partigiani catturati. Sulla piazza di Giaveno, il 29 novembre, vennero fucilati 17 uomini che rimasero esposti sino al mattino successivo. ˮGli sparavano costringendo la gente a guardare, poi volevano che i corpi non fossero sepolti e guai se qualcuno si avvicinava. Quelli che hanno fucilato a novembre erano partigiani, ma non tutti di qui: alcuni erano della Val Chisone e li avevano presi alla Verna. Ma per noi erano dei ragazzi morti, che ci obbligavano a guardarli, neanche per metterli nella tombaˮ (da Gianni Oliva).
ˮLa mattina ci hanno portato in Chiesa, eravamo in parecchi ostaggi, era quasi piena; rastrellavano tutti, io forse ero il più giovane, 16 anni, e siamo rimasti lì tutto il giorno. Verso le 16 del pomeriggio hanno prelevato questi ragazzi che avevano portato lì con un camion, li portavano fuori a due a due, li facevano inginocchiare sulla strada e poi c'era un tedescone con Mauser. Gli spartiva la testa; poi li hanno lasciati lì distesi. I tedeschi erano quasi tutti ubriachi; sono stati trucidati così quei poveri ragazziˮ (testimonianza di Aldo Gobbo).
Tra i condannati a morte uno solo si salvò; Mario Allais, di Avigliana, approfittando della disattenzione dei militari ubriachi, riuscì a rintanarsi sotto il bancone del bar. Fu nascosto dai proprietari del Caffè dentro a un tombino, dove rimase per alcuni giorni, invano ricercato dai nazisti ai quali dalla conta dei documenti mancava un cadavere: in seguito, d'accordo con Don Crosetto, venne accompagnato in Chiesa, alla prima messa, da due ragazze che, pur sapendo di rischiare la vita, trovarono il coraggio. Per ingannare i tedeschi che sorvegliavano la piazza, Mario venne vestito da donna, con pelliccia, scarpe e cappellino della maestra Torchio, moglie del proprietario del locale. Il parroco lo nascose nell'intercapedine della cupola della Chiesa per oltre un mese. (testimonianza di Liliana Giai Basté)»

La strage è segnalata sull'Atlante delle stragi naziste e fasciste in Italia:
"Dal 27 novembre al 1 dicembre 1944 un’operazione di rastrellamento condotta dal 75° Corpo d’Armata investe le valli Chisone, Sangone e Susa con l’obiettivo di isolare una a una le borgate. A differenza del rastrellamento di maggio, le principali vittime sono in questo caso i civili. Il 29 novembre i tedeschi giungono a Giaveno e qui e nelle borgate circostanti di Provonda, Fusero, Fransa, Mollar dei Franchi, Ruata Sangone, Tetti Via, uccidono trentotto civili, incendiando contemporaneamente moltissime abitazioni. Lo stesso giorno quattordici partigiani sono fucilati in piazza San Lorenzo a Giaveno. Due giorni prima, il 27 novembre, anche Cumiana (fraz. Fiola) era stata duramente colpita dal rastrellamento e il giorno precedente Coazze."
Fonte: Giaveno, 29.11.1944 (Torino - Piemonte).

Dalla stessa fonte, risultano anche le seguenti informazioni su 10 dei partigiani fucilati:
- BARELLA GIORGIO LUCIANO, nato il 08/04/1921, CHIUSA DI SAN MICHELE (TO), Partigiano, 5^ Brigata 43^ Divisione autonoma;
- BAUCHIERO BRUNO, nato il 18/07/1924, CHIUSA DI SAN MICHELE (TO), Partigiano, 5^ Brigata 43^ Divisione autonoma;
- BRIZIO ORESTE, nato il 02/06/1930, NICHELINO (TO), Partigiano Brigata Nebiolo;
- BROZZETTI LUDOVICO, nato il 27/10/1926, CASALE MONFERRATO (AL), Partigiano Brigata Nebiolo;
- CELVINO NELLO, nato il 01/05/1922 ALMESE (TO), Partigiano Brigata Gallo;
- GRECO MARIO, nato il 02/04/1925, TORINO, Partigiano Brigata Gallo;
- MORGAN EMILIO, nato il 22/06/1929, NICHELINO (TO), Partigiano Brigata Nebiolo;
- PREDACCINO ALDO, nato il 14/02/1926, SPOTORNO (SV), Partigiano Brigata Gallo;
- ROLANDO ONDILIO MAIORCA, nato il 18/06/1925, VAIE (TO), Partigiano Brigata Gallo;
- ROSA RINALDO, nato il 10/10/1924, GIAVENO (TO), Partigiano Brigata Gallo;
Non sono invece elencati BATTAGLIOTTI PIERINO, GARUFFI GIUSEPPE, MARTINETTI GIOVANNI e PROJE REMO.

Contenuti

Iscrizioni:
AI MARTIRI
DELL'ETERNA LIBERTA'
29 - 11 - 1944

BATTAGLIOTTI PIERINO / GIAVENO
ROSA RINALDO / ''
CELVINO NELLO / ALMESE
ROLANDO ODILIO / VAIE
GARUFFI GIUSEPPE / S.TERESA (RIVA)
BRIZIO ERCOLE / NICHELINO
BARELLA LUCIANO / CHIUSA
GRECO MARIO / TORINO
BAUCHIERO BRUNO / CHIUSA
MORGAN EMILIO / NICHELINO
MARTINETTI GIOVANNI / BOMBA
PREDACCINO ALDO / SPOTORNO
BROZZETTI LODOVICO / CASALE
PROJE REMO / PADOVA
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IL COMUNE DI GIAVENO
Simboli:
Informazione non reperita

Altro

Osservazioni personali:
Informazione non reperita

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