283179 - Cippo ai soldati polacchi morti negli Ospedali d’Ivrea – Cimitero Ebraico di Ivrea (TO)

Il cippo è dedicato ai soldati appartenenti all’Armata Polacca in Italia, già prigionieri Austro-ungarici del Regio Esercito Italiano durante la Prima Guerra Mondiale, seppelliti al cimitero ebraico di Ivrea. La lapide ricorda i nomi di sette soldati ebrei che morirono negli ospedali di Ivrea dopo esservi stati ricoverati a causa degli stenti patiti in prigionia.

Il manufatto, risalente in origine al 1919, dopo restauro. è stata nuovamente scoperto il 3 ottobre 2018. In cemento bianco striato di grigio, la lapide riporta in alto la Stella di David (tipica croce israeliana a sei punte), i nomi dei sette soldati che lì hanno trovato sepoltura, la frase dedicatoria e l’anno (1919) di tumulazione.

Questi soldati furono alcuni degli ex prigionieri accolti alla fine della guerra nella Tenuta della Mandria, presso Chivasso (in totale, 22.000 tra il 1918 e il 1919). Dopo la fine della guerra, rimasero in addestramento in preparazione per il ritorno in Polonia, unificata ed indipendente a partire dalla fine del primo conflitto mondiale. Di questi, quelli che morirono per stenti o malattie a causa della guerra sono sepolti nei Cimiteri di Ivrea e Chivasso. Sette di essi, di religione ebraica, sono sepolti nell’area cimiteriale a Loro dedicata ad Ivrea.

 

Visualizza la mappa

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Via dei Mulini
CAP:
10015
Latitudine:
45.465140032876
Longitudine:
7.8843020198517

Informazioni

Luogo di collocazione:
Cimitero Ebraico di Ivrea
Data di collocazione:
1919. Dopo il restauro nuovamente scoperta il 3 ottobre 2018.
Materiali (Generico):
Marmo, Pietra
Materiali (Dettaglio):
La lapide è una lastra in marmo bianco, leggermente striato di grigio, alta circa 150 cm, rettangolare con il bordo superiore stondato. E' appoggiata su un blocco di pietra sgrossata a parallelepipedo, come piedistallo
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Amministrazione comunale
Notizie e contestualizzazione storica:
Durante il primo conflitto mondiale, la Polonia non esisteva come stato indipendente, essendo spartita tra Impero Russo, Impero Austro-Ungarico e Impero Tedesco. Di conseguenza, i soldati polacchi si trovarono a combattere su tutti i fronti, spesso contro i loro compatrioti, arruolati negli eserciti delle potenze occupanti. Soldati polacchi inquadrati nell’esercito austro-ungarico e impiegati sul fronte italiano, quando venivano presi prigionieri, dichiaravano la loro disponibilità a combattere con i paesi dell’Intesa tra cui l'Italia nella speranza di favorire la sconfitta di Germania e Austria e ottenere l’indipendenza nazionale.
In Italia furono allestiti campi per i prigionieri polacchi a Santa Maria Capua Vetere e alla Mandria nei pressi di Chivasso. Solo presso la Tenuta della Mandria, da dicembre 1918 fino a giugno 1919, vennero internati 22 mila soldati polacchi. Di questi, quelli che morirono per stenti o malattie a causa della guerra e dopo eventuale ricovero ospedaliero, sono sepolti nei Cimiteri di Ivrea e Chivasso. Sette di essi, di religione ebraica, riposano nell'area cimiteriale a Loro dedicata ad Ivrea.
Questi soldati, catturati dagli italiani in quanto appartenenti allo schieramento nemico, alla fine della guerra optarono per arruolarsi come volontari nel nuovo esercito Polacco, ed il campo della Mandria divenne un centro di addestramento militare dove essi si prepararono per essere arruolati nell'Armata Polacca che si stava formando in Francia sotto il comando del generale Józef Haller. Questa Armata ebbe un ruolo importante nella guerra contro la Russia sovietica per la determinazione dei confini orientali.
La Tenuta della Mandria ed i cimiteri di Chivasso e Ivrea dove riposano i soldati polacchi, deceduti per malattie o sfinimento, sono le testimonianze dei legami che unirono Polacchi e Italiani nel lungo cammino verso l’Indipendenza. Infatti, il Piemonte e l’Italia hanno con la Polonia un legame storico, nato nell’Ottocento nel periodo in cui il popolo italiano e quello polacco lottavano per raggiungere l’agognata indipendenza nazionale. Centinaia di polacchi combatterono le guerre risorgimentali italiane, molti dei quali al comando del generale Garibaldi. Questi, a sua volta, fornì sostegno morale e concreto ai patrioti polacchi che lottavano per sottrarre il loro Paese al dominio russo, a quello austroungarico ed a quello prussiano.

Contenuti

Iscrizioni:
SOLDATI POLACCHI MORTI
NEGLI OSPEDALI D’IVREA
---
BISAGA GIULIANO
SZOW ISRAEL
BABIAZ WALENTY
AKERBAK GEW
KATZ DAVID
HANZ ZYGNIUND
TRIEDR ICK MENDEL
---
LA GRANDE GUERRA VI DISGIUNSE
DAI VOSTRI CARI
LA PIETÀ DEI VOSTRI CORRELIGIONARI
VI RICORDA IN TERRA CONSACRATA
IVREA 1919
Simboli:
La Stella di David, a sei punte, può essere trovata sulle lapidi degli ebrei religiosi fin da centinaia di anni fa in Europa, ed è universalmente accettata come simbolo del popolo ebraico. A conseguenza dell'emancipazione giudea dopo la Rivoluzione francese, le comunità ebraiche scelsero la Stella di David per rappresentarsi, similmente a quanto aveva fatto la maggioranza dei cristiani con la croce.

Altro

Gallery