Posizione
- Nazione:
- Italia
- Indirizzo:
- Piazza Vittime delle foibe
- CAP:
- 28100
- Latitudine:
- 45.426059152682
- Longitudine:
- 8.6212657688527
Informazioni
- Luogo di collocazione:
- Parete dell'immobile al civico 6.
- Data di collocazione:
- Informazione non reperita
- Materiali (Generico):
- Marmo
- Materiali (Dettaglio):
- Lastra di marmo bianco con iscrizione incisa e verniciata di nero.
- Stato di conservazione:
- Ottimo
- Ente preposto alla conservazione:
- Comune di Novara
- Notizie e contestualizzazione storica:
- A causa dell'esodo dei profughi giuliano-dalmati, provenienti dai territori che l’Italia con il Trattato di pace firmato a Parigi dopo la fine del secondo conflitto mondiale dovette cedere alla Repubblica Federale di Jugoslavia, a Novara esisteva nella vecchia caserma Perrone un campo profughi che ospitò fino a 300 famiglie. Per loro fu programmata la costruzione di abitazioni affidata all'Istituto Autonomo Case Popolari in sinergia con il Comune, che fu responsabile di fornire le infrastrutture necessarie (strade, rete fognaria, acqua potabile e sistema di illuminazione). Nel 1953 la scelta ricadde sulla frazione di Torrion Quartara, situata nella periferia sud della città, all’interno della quale fu individuata un’area di circa 58.000 metri quadrati per la costruzione delle nuove abitazioni. Il 3 ottobre 1954 ci fu la cerimonia di posa della prima pietra. Iniziò così la realizzazione del “Villaggio Dalmazia” con 302 alloggi per un totale di 1.108 vani, destinati ad accogliere 1.300 profughi. Il 20 agosto 1956 il “Villaggio Dalmazia” fu ufficialmente inaugurato.
Fonte: http://intranet.istoreto.it
Le ‘foibe’ sono cavità carsiche dell’Istria, voragini a strapiombo di origine naturale. Dall’8 settembre 1943 migliaia di soldati e di civili italiani furono gettati dai partigiani jugoslavi di Tito che si vendicarono così contro fascisti e non, accusati di oppressione sulle popolazioni slave. L’ondata di violenza durò fino al 1947. Il Giorno del Ricordo (10 febbraio) commemora queste tragedie.
L'esodo giuliano-dalmata consistette nell'emigrazione forzata della maggioranza dei cittadini di nazionalità e di lingua italiana dal Friuli Orientale, dall'Istria e dalla Dalmazia, che si verificò a partire dalla fine della seconda guerra mondiale e nel decennio successivo. Si stima che furono tra le 250.000 e le 350.000 i profughi che emigrarono dalle loro terre di origine in tante città dal nord al sud d’Italia.
Contenuti
- Iscrizioni:
- VITTIME DELLE FOIBE
1943-1947
- Simboli:
- Informazione non reperita
Altro
- Osservazioni personali:
- Informazione non reperita




