Posizione
- Nazione:
- Italia
- Indirizzo:
- Via Argine Maestro (pressi), Strada vicinale dei Morti
- CAP:
- 26040
- Latitudine:
- 45.004809452752
- Longitudine:
- 10.326577402447
Informazioni
- Luogo di collocazione:
- Lato strada vicinale fiancheggiante un terreno ad uso agricolo.
- Data di collocazione:
- Informazione non reperita
- Materiali (Generico):
- Marmo, Pietra, Altro
- Materiali (Dettaglio):
- Marmo per la lapide. Pietra per il supporto retrostante. Cemento per il basamento. Vernice di colore nero a riempimento dei caratteri dell’epigrafe. Metallo argentato per il vaso portafiori.
- Stato di conservazione:
- Insufficiente
- Ente preposto alla conservazione:
- Comune di Gussola
- Notizie e contestualizzazione storica:
- Dalla scheda relativa alle uccisioni compiute dai nazifascisti nel territorio di Gussola nei giorni 24 e 26 Aprile 1945 compilata da Giuseppe Azzoni per il sito www.straginazifasciste.it
Nei giorni dal 24 Aprile 1945 reparti tedeschi in ritirata attraversano il Po appena a valle di Gussola e si dirigono verso nord-nordovest. Partigiani nascosti nella golena di Po ne osservano le mosse, cercano di dissuaderli dall’entrare in paese col timore di notevoli forze di contrasto. Cadono in questa circostanza, il 26 Aprile, i partigiani e i civili legati ai partigiani: Pietro Mangoni, Antonio Bini Antonio e Francesco Bini che vengono catturati, uccisi ed i loro corpi seviziati verranno ritrovati giorni dopo nell’erba alta. Renato Piccinini e Giuseppe Valenti sono raggiunti dai proiettili mortali mentre correndo sull’argine cercavano di mettersi in salvo. Pietro Franchini è colpito in fronte da un proiettile. Giuseppe Marconi, capo partigiano, viene sorpreso mentre spiava i movimenti del nemico, nascosto tra i i cespugli. Torturato ed ucciso con una baionetta viene sepolto nel letame dove verrà ritrovato diversi giorni dopo. Teobaldo Baldo viene ucciso in paese mentre compiva, armato, un giro di perlustrazione. Il 24 Aprile erano stati uccisi tre civili, non armati né partecipi a scontri: il quindicenne Pierenrico Pighi, figlio del fattore di una cascina in golena di Po al quale i tedeschi spararono nella sua aia (morirà il 28 Aprile in Ospedale). Giuseppe Vaia, coltivatore, colpito a morte senza motivo apparente da camice nere di passaggio sulla strada prossima al campo in cui stava lavorando. Antonio Grossi Antonio viene ucciso perché non si ferma all’alt di una squadra di camice nere.
I Caduti:
1. Antonio Bini, nato il 4 Luglio 1920 a Gussola. Riposa nel Sacrario dei Caduti civili e partigiani del Cimitero di Gussola.
2. Francesco Bini, nato il 12 Febbraio 1917 a Gussola. Riposa nel Sacrario dei Caduti civili e partigiani del Cimitero di Gussola.
3. Pietro Mangoni, nato il 22 Aprile 1924 a Gussola. Partigiano. Riposa nel Sacrario dei Caduti civili e partigiani del Cimitero di Gussola.
FONTI:
• Giuseppe Azzoni, Giorgio Carnevali, Angelo Locatelli ed Ennio Serventi (a cura di) “Pietre della memoria. I Caduti cremonesi nella Resistenza (1943-1945). Cippi, lapidi, monumenti”, Anpi, Anpc, Provincia di Cremona, Fantigrafica Srl, Cremona, 2010.
• www.straginazifasciste.it
Contenuti
- Iscrizioni:
- QUI
IL 26 APRILE 1945
PER LA REDENZIONE D’ITALIA
MORIRONO DA EROI
BINI ANTONIO
BINI FRANCESCO
MANGONI PIETRO
SIA IL LORO SACRIFICIO
MONITO PERENNE
(…)
- Simboli:
- L’albero spezzato scolpito nel bassorilievo simboleggia una vita precocemente interrotta.
Altro
- Osservazioni personali:
- Purtroppo il cippo non versa in buono stato. Necessiterebbe di un intervento di restauro e ripulitura che ne permettesse la leggibilità dell'epigrafe.
Coordinate Google Maps: 45.004883, 10.326641












