Posizione
- Nazione:
- Italia
- Indirizzo:
- Via Argine Maestro, nei pressi della Chiesetta della Madonna
- CAP:
- 26040
- Latitudine:
- 45.006011
- Longitudine:
- 10.350121
Informazioni
- Luogo di collocazione:
- Lato strada
- Data di collocazione:
- Informazione non reperita
- Materiali (Generico):
- Marmo, Altro
- Materiali (Dettaglio):
- Cemento per la struttura portante del cippo. Marmo per la lapide su cui è stata composta l’epigrafe. Vernice di colore nero a riempimento dei caratteri dell’epigrafe. Metallo argentato per il vaso portafiori.
- Stato di conservazione:
- Sufficiente
- Ente preposto alla conservazione:
- Comune di Gussola
- Notizie e contestualizzazione storica:
- Dalla scheda relativa alle uccisioni compiute dai nazifascisti nel territorio di Gussola nei giorni 24 e 26 Aprile 1945 compilata da Giuseppe Azzoni per il sito www.straginazifasciste.it
Nei giorni dal 24 Aprile 1945 reparti tedeschi in ritirata attraversano il Po appena a valle di Gussola e si dirigono verso nord-nordovest. Partigiani nascosti nella golena di Po ne osservano le mosse, cercano di dissuaderli dall’entrare in paese col timore di notevoli forze di contrasto. Cadono in questa circostanza, il 26 Aprile, i partigiani e i civili legati ai partigiani: Pietro Mangoni, Antonio Bini Antonio e Francesco Bini che vengono catturati, uccisi ed i loro corpi seviziati verranno ritrovati giorni dopo nell’erba alta. Renato Piccinini e Giuseppe Valenti sono raggiunti dai proiettili mortali mentre correndo sull’argine cercavano di mettersi in salvo. Pietro Franchini è colpito in fronte da un proiettile. Giuseppe Marconi, capo partigiano, viene sorpreso mentre spiava i movimenti del nemico, nascosto tra i i cespugli. Torturato ed ucciso con una baionetta viene sepolto nel letame dove verrà ritrovato diversi giorni dopo. Teobaldo Baldo viene ucciso in paese mentre compiva, armato, un giro di perlustrazione. Il 24 Aprile erano stati uccisi tre civili, non armati né partecipi a scontri: il quindicenne Pierenrico Pighi, figlio del fattore di una cascina in golena di Po al quale i tedeschi spararono nella sua aia (morirà il 28 Aprile in Ospedale). Giuseppe Vaia, coltivatore, colpito a morte senza motivo apparente da camice nere di passaggio sulla strada prossima al campo in cui stava lavorando. Antonio Grossi Antonio viene ucciso perché non si ferma all’alt di una squadra di camice nere.
• Pietro Franchini, nato il 23 Marzo 1924 a Gussola. Riposa nel Sacrario dei Caduti civili e partigiani del Cimitero di Gussola.
FONTI:
• Giuseppe Azzoni, Giorgio Carnevali, Angelo Locatelli ed Ennio Serventi (a cura di) “Pietre della memoria. I Caduti cremonesi nella Resistenza (1943-1945). Cippi, lapidi, monumenti”, Anpi, Anpc, Provincia di Cremona, Fantigrafica Srl, Cremona, 2010.
• www.straginazifasciste.it
Contenuti
- Iscrizioni:
- FRANCHINI PIETRO
D’ANNI 21
CADUTO PER LA GLORIA DELLA PATRIA
IL 26 APRILE 1945
QUANDO RADIOSA GIA’ SPUNTAVA
L’ALBA DELLA SUA REDENZIONE
SU QUESTA TERRA BAGNATA
DAL SUO SANGUE
LA FAMIGLIA A RICORDO
- Simboli:
- Croce cristiana incisa in rilievo sul vaso portafiori.
Altro
- Osservazioni personali:
- Il cippo necessiterebbe di un intervento di restauro per permettere la completa leggibilità dell'epigrafe.
Coordinate Google Maps: 45.006011, 10.350121








