283454 - Lapide ad Antonio Grossi, partigiano ucciso il 24/4/1945 presso Via Roma – Gussola (CR)

La lapide è stata posta a ricordo del partigiano Antonio Grossi, qui ucciso dai fascisti il 24 Aprile 1945. Si tratta di una lastra rettangolare di marmo apposta sulla parete esterna di un edificio privato. L’epigrafe è composta con caratteri di bronzo in rilievo e riporta il nome del Caduto e i relativi estremi anagrafici. Sotto la lapide è collocata una stretta mensola di marmo di forma rettangolare, sostenuta da due braccetti di ferro. Accanto alla lapide (a destra rispetto a chi guarda) è infisso un piccolo vaso portafiori di metallo argentato con incisa una croce cristiana.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Via Roma 21/1
CAP:
24060
Latitudine:
45.010216
Longitudine:
10.349737

Informazioni

Luogo di collocazione:
Parete esterna di edificio privato.
Data di collocazione:
Informazione non reperita
Materiali (Generico):
Bronzo, Marmo, Altro
Materiali (Dettaglio):
Marmo per la lapide e per la mensola. Bronzo per i caratteri in rilievo che formano l’epigrafe. Ferro per i braccetti di sostegno della mensola. Metallo argentato per il vaso portafiori.
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Gussola
Notizie e contestualizzazione storica:
Dalla scheda relativa alle uccisioni compiute dai nazifascisti nel territorio di Gussola nei giorni 24 e 26 Aprile 1945 compilata da Giuseppe Azzoni per il sito www.straginazifasciste.it

Nei giorni dal 24 Aprile 1945 reparti tedeschi in ritirata attraversano il Po appena a valle di Gussola e si dirigono verso nord-nordovest. Partigiani nascosti nella golena di Po ne osservano le mosse, cercano di dissuaderli dall’entrare in paese col timore di notevoli forze di contrasto. Cadono in questa circostanza, il 26 Aprile, i partigiani e i civili legati ai partigiani: Pietro Mangoni, Antonio Bini Antonio e Francesco Bini che vengono catturati, uccisi ed i loro corpi seviziati verranno ritrovati giorni dopo nell’erba alta. Renato Piccinini e Giuseppe Valenti sono raggiunti dai proiettili mortali mentre correndo sull’argine cercavano di mettersi in salvo. Pietro Franchini è colpito in fronte da un proiettile. Giuseppe Marconi, capo partigiano, viene sorpreso mentre spiava i movimenti del nemico, nascosto tra i i cespugli. Torturato ed ucciso con una baionetta viene sepolto nel letame dove verrà ritrovato diversi giorni dopo. Teobaldo Baldo viene ucciso in paese mentre compiva, armato, un giro di perlustrazione. Il 24 Aprile erano stati uccisi tre civili, non armati né partecipi a scontri: il quindicenne Pierenrico Pighi, figlio del fattore di una cascina in golena di Po al quale i tedeschi spararono nella sua aia (morirà il 28 Aprile in Ospedale). Giuseppe Vaia, coltivatore, colpito a morte senza motivo apparente da camice nere di passaggio sulla strada prossima al campo in cui stava lavorando. Antonio Grossi Antonio viene ucciso perché non si ferma all’alt di una squadra di camice nere (oppure per essere sospettato di appartenere al movimento resistenziale, come da una relazione del C.L.N., NdS).

• Antonio Grossi, nato il 29 Marzo 1891 a Gussola. Riposa nel Sacrario dei Caduti civili e partigiani del Cimitero di Gussola.

FONTI:

• Giuseppe Azzoni, Giorgio Carnevali, Angelo Locatelli ed Ennio Serventi (a cura di) “Pietre della memoria. I Caduti cremonesi nella Resistenza (1943-1945). Cippi, lapidi, monumenti”, Anpi, Anpc, Provincia di Cremona, Fantigrafica Srl, Cremona, 2010.

• www.straginazifasciste.it

Contenuti

Iscrizioni:
PATRIOTA
GROSSI ANTONIO
N 29 3 1891
M 24 4 1945
UCCISO DAL FASCISMO
Simboli:
Piccola croce cristiana incisa nel vaso portafiori.

Altro

Osservazioni personali:
Coordinate Google Maps: 45.010216, 10.349737

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