Posizione
- Nazione:
- Italia
- Indirizzo:
- Viale della Rimembranza
- CAP:
- 28100
- Latitudine:
- 45.440047691849
- Longitudine:
- 8.63313410294
Informazioni
- Luogo di collocazione:
- Sul prato alla sinistra del viale all'inizio della zona in piano.
- Data di collocazione:
- Informazione non reperita
- Materiali (Generico):
- Bronzo, Pietra
- Materiali (Dettaglio):
- Busto in bronzo, realizzato dalla Fonderia Artistica Battaglia di Milano, appoggiato su un basamento parallelepipedo di pietra, su cui è incisa la dedica.
- Stato di conservazione:
- Sufficiente
- Ente preposto alla conservazione:
- Comune di Novara
- Notizie e contestualizzazione storica:
- Luigi Edoardo Alfredo Gherzi nacque a Lu Monferrato (AL) il 27 settembre 1889, figlio di Alberto e di Savina Borghino. Dopo aver conseguito il diploma di ragioniere si arruolò nel Regio Esercito prendendo parte alla guerra libica italo-turca e alla prima guerra mondiale. Durante la seconda guerra mondiale operò su vari fronti e fu promosso fino a diventare Generale di brigata il 1° luglio 1942. Il 7 giugno 1943 passò al comando della fanteria divisionale della Divisione "Acqui" sull'isola di Cefalonia in Grecia. Dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943, iniziarono i combattimenti tra le truppe italiane e quelle tedesche presenti sull’isola. Il 22 settembre 1943 il comando del generale Gherzi a Kokolata fu attaccato dai tedeschi. Sulla porta dell'edificio cadde il tenente colonnello Sebastiano Sebastiani. All’interno furono catturati il generale Gherzi, il suo ufficiale d’ordinanza, tenente Guido Dal Monte, e altri quattro ufficiali. Fatti uscire dall'edificio essi furono tutti fucilati alle spalle sul bordo del fossato anticarro assieme ai sottotenenti Alberto Drago e Alfredo Porcelli. Per onorare la memoria del generale gli fu concessa alla memoria la Medaglia d'Oro al Valor Militare con la seguente motivazione: «Comandante la fanteria di una divisione dislocata oltremare, nella difficile situazione politico-militare conseguente all'armistizio, affiancava con fermezza il suo comandante nell'attuare la decisione di non cedere le armi pur conscio di tutte le conseguenze che tale decisione comportava. Iniziatasi la lotta fu sempre sulla linea di combattimento in mezzo ai suoi fanti, che forti del suo alto prestigio, incitava con azione energica alla resistenza ad oltranza, costante esempio di cosciente valore. Catturato dai tedeschi al suo posto di comando tattico, fu soppresso tra i primi, perché ritenuto responsabile dell'atteggiamento ostile delle nostre truppe. Affrontò la fine con grande serenità e fierezza e con espressioni di disprezzo per i suoi esecutori, concludendo in modo mirabile la lunga vita di dedizioni al dovere e alla Patria ed assurgendo, per quelli che nel tragico epilogo della vicenda lo seguirono nel sacrificio, per i superstiti e per le generazioni future, ad eroico simbolo dell'onore militare. Cefalonia, 9-22 settembre 1943.» Le sue spoglie mortali furono inizialmente tumulate a Cefalonia e successivamente traslate nel Famedio di Novara, città dove risiedeva.
Contenuti
- Iscrizioni:
- Base frontale del busto:
… “EROICO SIMBOLO
DELL’ONORE MILITARE”
Base laterale sinistra del busto:
FONDERIA ARTISTICA
BATTAGLIA E C
MILANO
Fronte del basamento:
GEN. LUIGI EDOARDO
GHERZI
1889 1943
COMANDANTE LE
FANTERIE DELLA
DIVISIONE ACQUI
MEDAGLIA D’ORO
AL VALOR MILITARE
CEFALONIA SETT. 1943
- Simboli:
- Il busto raffigura Gherzi in divisa da generale ma senza il berretto d'ordinanza.
Altro
- Osservazioni personali:
- Le vicende relative al Massacro di Cefalonia possono essere lette in:
https://www.associazioneacqui.eu/la-storia/
https://museonazionaleresistenza.it/story/il-massacro-della-divisione-acqui/
https://www.anpi.it/libri/la-divisione-acqui





