285930 - Cippo a Rosolino Gosi, partigiano trucidato il 25/4/1945 – Pescarolo ed Uniti (CR)

Il cippo, posto lungo il margine stradale dell’attuale Via D. Alighieri, è dedicato al partigiano Rosolino Gosi, trucidato in questo luogo dai tedeschi in ritirata il 25 Aprile 1945. Il manufatto poggia su un duplice basamento di cemento a pianta rettangolare, con quello inferiore di dimensioni maggiori rispetto a quello superiore. Il cippo è costituito da una lastra rettangolare di marmo grigio con il profilo superiore sagomato a forma di arco. In essa è inserito un crocifisso di marmo bianco con il Cristo in bronzo. Lo zoccolo, a pianta rettangolare, è stato realizzato in cemento. Nella parte anteriore di questo elemento si trova la lapide di marmo che, seguendone il contorno (la parte superiore ha gli angoli tagliati obliquamente), reca incisa la scarna epigrafe (nome del Caduto, età e data di morte). I caratteri erano stati rivestiti di vernice di colore nero che il trascorrere del tempo ha pressoché eroso completamente. L’attuale cippo è il risultato di una leggera modifica rispetto alla collocazione originaria: la lastra con il crocifisso poggiava, centralmente, sul margine del basamento; lo zoccolo con la lapide si trovava a destra (rispetto a chi guarda), a ridosso della lastra. Vi era anche il fotoritratto del Caduto collocato a sinistra sotto il crocifisso.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Via Dante Alighieri
CAP:
26033
Latitudine:
45.17372
Longitudine:
10.227212

Informazioni

Luogo di collocazione:
Lato strada
Data di collocazione:
Informazione non reperita
Materiali (Generico):
Bronzo, Marmo, Altro
Materiali (Dettaglio):
Cemento per il basamento e per lo zoccolo. Marmo per la lastra con il bordo superiore arcuato, per la lapide su cui è incisa l’epigrafe e per il crocifisso. Bronzo per la statuetta di Cristo. Vernice di colore nero a riempimento dei caratteri dell’epigrafe.
Stato di conservazione:
Sufficiente
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Pescarolo ed Uniti
Notizie e contestualizzazione storica:
Rosolino Gosi proviene da una famiglia di contadini residenti in una cascina di Pieve Terzagni, frazione del Comune di Pescarolo ed Uniti. Rimasto nascosto per sfuggire alla caccia dei fasciati, nei giorni che precedono l’insurrezione armata contro le truppe naziste raggiunge i partigiani per mettersi a loro disposizione. Il 25 Aprile 1945 il comandante di questo gruppo gli ordina di portare un messaggio ai vicini compagni che hanno allestito delle barricate a Sant’Antonio di Anniata, frazione di Pessina Cremonese, per ostacolare la ritirata dei nazifascisti e per impedire loro la possibilità di costituire delle sacche di resistenza.
Il giorno dopo il padre del giovane, non vedendo rincasare il figlio, si mette alla sua ricerca finché non lo trova cadavere (o morente, la fonte non è chiara) lungo la strada per Pieve Terzigno, nei pressi del luogo dove oggi sorge il cippo, riportandolo poi a casa su un carretto.

• Rosolino Gosi, nato il 3 Luglio 1922 a Pieve San Giacomo (Cr). Partigiano appartenente al Raggruppamento Brigate Garibaldi S.A.P. “F. Ghinaglia”. Nella relazione del Comitato di Liberazione di Pescarolo ed Uniti la data di morte è fatta risalire alla notte del 28 Aprile 1945. E’ ricordato anche in una lapide collettiva posta all’esterno dell’ingresso del Municipio di Pessina Cremonese (vedi relativa scheda in questo stesso sito) e nel vicino monumento ai Caduti partigiani (vedi scheda 250550 di questo stesso sito).

FONTI:

• Giuseppe Azzoni, Giorgio Carnevali, Angelo Locatelli ed Ennio Serventi (a cura di) “Pietre della memoria. I Caduti cremonesi nella Resistenza (1943-1945). Cippi, lapidi, monumenti”, Anpi, Anpc, Provincia di Cremona, Fantigrafica Srl, Cremona, 2010.

Contenuti

Iscrizioni:
GOSI
ROSOLINO
M. 25.4.1945
A SOLI 23 ANNI
Simboli:
Crocifisso di marmo con statuetta bronzea di Cristo.

Altro

Osservazioni personali:
Coordinate Google Maps: 45.173720, 10.227212

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