287379 - Monumento ai Caduti di Dimaro Folgarida (TN)

Il monumento ricorda i Caduti di Dimaro e di Carciato nella prima guerra mondiale (17) e nella seconda guerra mondiale (14). I nomi e le date di nascita dei Caduti sono riportati in ordine alfabetico su due lastre di marmo distinte per conflitto. L’opera a forma di edicola o di baldacchino fu progettata nel 1922 dall’architetto Giorgio Wenter Marini (Rovereto – TN), 8 febbraio 1890 – Venezia, 24 novembre 1973).

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Via alla Chiesa
CAP:
38025
Latitudine:
46.326336168936
Longitudine:
10.876244382862

Informazioni

Luogo di collocazione:
Nella zona verde racchiusa tra la Scuola elementare, il parcheggio del cimitero e la Chiesa parrocchiale di S. Lorenzo.
Data di collocazione:
Informazione non reperita
Materiali (Generico):
Bronzo, Marmo, Pietra, Altro
Materiali (Dettaglio):
Il monumento è composto da quattro colonne lavorate di marmo roseo che poggiano su un piedistallo cubico e che sorreggono una copertura dello stesso marmo. Su tre facce del basamento sono agganciate lastre di marmo bianco ognuna con quattro borchie di bronzo. Sulle lastre sono riportati con caratteri a rilievo la dedica e i nomi dei caduti. Il tutto è circondato da una catena metallica sorretta da quattro pilastrini di pietra.
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Dimaro Folgarida
Notizie e contestualizzazione storica:
Fino al 1918 Dimaro e Carciato fecero parte dell’Impero Austro-Ungarico e quindi i giovani del luogo furono arruolati nell’Esercito imperiale durante la prima guerra mondiale, iniziata nel 1914. Oltre 55.000 soldati trentini tra il 1914 e il 1918 combatterono per l’Impero Austro-Ungarico, principalmente in Galizia e in Serbia. Più di 11.000 di loro morirono e furono sepolti in cimiteri anche molto lontani dai loro luoghi di origine. Il crollo dell'Impero Austro-Ungarico e l'unificazione del Trentino al Regno d'Italia ostacolarono nel dopoguerra il doveroso censimento e riconoscimento dei caduti trentini. In quegli anni furono le comunità locali a conservarne la memoria nei cimiteri, nelle chiese, sulle piazze.

Dopo la fine della prima guerra mondiale nel 1918, Dimaro e Carciato entrarono a far parte del Regno d’Italia e furono comuni autonomi e distinti. Nel 1928 i due comuni furono uniti in un unico comune con Presson, Monclassico, Bolentina e Montès. Dopo la seconda guerra mondiale, nei primi anni cinquanta, il Comune di Dimaro fu limitato alle sole realtà di Dimaro e Carciato. Nel 1965 entrò in funzione la vicina stazione turistica di Folgarida. Il 1º gennaio 2016 i comuni di Dimaro e Monclassico furono fusi nel nuovo istituito comune sparso di Dimaro Folgarida.

Contenuti

Iscrizioni:
(lastra frontale)
DIMARO
E CARCIATO
AI CADUTI DI
TUTTE
LE GUERRE

(lastra di sinistra)
1914 – 1918

ALBASINI PIETRO 1886
ANDREOTTI BORTOLO 1888
BERTI TITO 1889
CICOLINI AMADIO 1874
CONTA EGIDIO 1884
FANTELLI GIOVANNI 1894
FANTELLI REMIGIO 1896
IACHELINI GUGLIELMO 1883
MARTINELLI EMILIO 1887

MARTINELLI MARIO 1892
PASQUALI BATTISTA 1895
PASQUALI DANIELE 1890
RAMPONI DARIO 1877
RAMPONI POMPEO 1892
RAMPONI VINCENZO 1868
RUATTI FEDELE 1868
STANCHINA CHERUBINO 1883

(lastra di destra)
1940 – 1945

ALBASINI EMANUELE 1922
ALBASINI GINO 1910
ALBASINI GIOVANNI 1890
GENTILINI BASILIO 1911
GENTILINI EGIDIO 1914
GRAIFEMBERG AUGUSTO 1923
IACHELINI SERAFINO 1911

MARCOLA ANTONIO 1912
MARTINELLI LIVIO 1912
MOCHEN MARIO 1907
STANCHINA EMILIO 1917
STANCHINA UDALRICO 1919
TARABOI GIOVANNI 1911
CAVALLAR PIETRO 1914
Simboli:
All'interno dell'edicola sono presenti un tripode braciere e una lampada. Sul fronte della copertura è agganciato un crocifisso.

Altro

Osservazioni personali:
Informazioni sui Caduti della Grande Guerra ricordati in questo monumento possono essere trovati nell’anagrafe del sito https://www.cultura.trentino.it/Patrimonio-on-line/Caduti-trentini-I-guerra-mondiale/Default.aspx che raccoglie i nomi dei soldati trentini dell’Esercito Austro-Ungarico vittime della Grande Guerra. Esso assolve al dovere di memoria e colma la lacuna presente nell’Albo d’Oro istituito con Regio Decreto del 22 novembre 1925 che raccolse solo i nomi dei Caduti del Regno d’Italia durante la prima guerra mondiale.

Crediti fotografici: Piero Carlucci.

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