287811 - Sacrario ai Caduti di Anderter – Sesto (BZ)

Nel cimitero di guerra austriaco della località di Anderter al tempo furono sepolti 145 caduti austriaci, russi e italiani della prima guerra mondiale. Nel tempo le salme furono traslate e ora nello stesso luogo è stato creato un sacrario per ricordare i nomi di chi perse la vita in quel conflitto.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Anderter
Indirizzo:
Via Anderter, 4
CAP:
39030
Latitudine:
46.708681310015
Longitudine:
12.331225061377

Informazioni

Luogo di collocazione:
Lungo la pista ciclabile Sesto-San Candido, alle spalle della Centrale di Teleriscaldamento di Sesto.
Data di collocazione:
Informazione non reperita
Materiali (Generico):
Altro
Materiali (Dettaglio):
Il sacrario consiste di una tettoia in legno circondata da una cancellata in ferro. Sotto la tettoia è presente una scultura lignea ai cui lati sono poste due lastre di acciaio cor-ten con i nomi dei caduti intagliati. La scultura e le lastre sono appoggiate a massi di roccia.
Stato di conservazione:
Buono
Ente preposto alla conservazione:
Informazione non reperita
Notizie e contestualizzazione storica:
Durante la prima guerra mondiale il paese di Sesto, allora territorio dell’Impero Austro-ungarico, si ritrovò nel mezzo del conflitto tra il Regio esercito italiano e quello imperiale che si fronteggiarono per il dominio delle vette vicine, come il monte Covolo, la Croda Rossa di Sesto, il monte Paterno e le Tre Cime di Lavaredo. Il fronte di guerra nelle Dolomiti fu un territorio inedito per entrambi gli eserciti. Per la prima volta nella storia la guerra fu portata per un lungo periodo in alta montagna. Per i soldati che si trovarono a combattere sulle cime alpine gli inverni furono lunghi, nevosi e freddi. Il gelo e le valanghe diventarono pericoli paragonabili alle bombe e alle cannonate. La guerra in alta quota richiese un grande sforzo (sia logistico che di materiali) specifico per i combattimenti e per la cura dei feriti. In quota e nei luoghi vicini al fronte furono anche creati cimiteri d’emergenza. Di questi luoghi il tempo ha lasciato poche tracce. Infatti tra le due guerre le spoglie dei soldati furono riesumate e spostate nei grandi cimiteri dedicati ai caduti, negli ossari o nelle tombe di paese. La necessità di seppellire i morti a pochi chilometri di distanza dalle linee dolomitiche richiese la costruzione di un cimitero anche a Sesto: nel giugno-luglio 1915 fu creato dal Königreich Bayrischen Infanterie Leibregiment il cimitero militare austriaco di Anderter. In esso furono anche deposte salme di soldati russi e italiani. Nel luglio-agosto 1941 i resti dei caduti furono trasferiti e del cimitero non rimase traccia.
Fonte: https://writteninthelandscape.projects.unibz.it/point_of_interest/cimiteri/

Contenuti

Iscrizioni:
Lastra di sinistra:
KRIEGSFRIEDHOF 1915-1918

Michael Fischer
Anton Ferari
Josef Plattner
Alfons Knoflach
Peter Costner
Finanzi Marignani Gend. Wachtmeister
Wilhelm Schweiger
Ludwig Bader
Anton Gedenk
Anton Huber
Alois Buchner
Andreas Gabriel
Sebald Frech
Benno Glockner
Georg Auman
Emil Schnell
Adalbert Zeillenhofer
Josef Lehner
Egidius Marko
Josef Paal
Robert Hirn
Dominikus Spiel
Johann Lange De La Camp
Peter Schinner
Anton Demmel

Emmeran Giesl
Karl Brause
Eduard Schleiner
Valentin Werner
August Elzenbaumer
Josef Fischer
Anton Plöderle
Johann Berger
Josef Girlinger
Karl Lugstein
Anton Fachini
Josef Plattil
Franz Janotta
Otto Hollasch
Franz Nesveda
Leonhard Knöfel
Ulrich Wild
Josef Sauerwein
Ewald Schober
Franz Raffl
Alois Luggin
Karl Steinschütz
Franz Kaiser
Franz Wasserbauer
Engelbert Höpperger

Peter Eberhöfer
Gottfried Bauer
Josef Cia
Friedrich Waschl
Johann Demenege
Florian Schenk
Andreas Simonji
Simo Cabrlo
Imre Toth
Figyaz Janos
Iwan Berehiski
Anton Wojton
Stanislaus Dauck
Alois Sevcik
Prokop Wintonowier
Josef Larvat
Giovanni Lazzeri
Emmanuel Monserno
Pietro Tait
Michael Neuhold
Luca Hanic
Alois Messner
Johann Frauscher
Jakob Scherer


Lastra di destra:
KRIEGSFRIEDHOF 1915-1918

Joehann Keri
Eduard Stauder
Rada Zarubszki
Miholy Rusza
Mathias Fallenegger
Josef Hovlas
Josef Haller
Simon Perminov (^)
Max Zeiller
Alois Heidler
Vinzenz Designore
Karl Emmerich
Naum Drahula (^)
Andrej Leontiew (^)
Miholy Konez
Jenaz Laszlob
Iwan Lukacevic
Josef Ulbrich
Eduard Schamal
Rudolf Majer
Johann Huber
Stefan Grus
Iwan Klavic
Lawzenzi Kirizenko (^)
Franz Weiss
Johann Cabek
Johann Lugowsky
Johann Dudek
Ferdinand Weiler
Josef Libal
Ludwig Kreitl
Theodor Wladyka
Anton Panis
Josef Angerer
Josef Stiegelmayer
Anton Andexer

Mario Puffaline (°)
Martin Nussbaumer
Georg Berger
Isak Egger
Anton Dauerböck
Josef Prantl
Heinrich Winkler
Ludwig Kirchbichler
Wasil Blahyj
Alexander Kraft
Stefan Tilhancek
Franz Puelacher
Franz Claudi
Franz Zendron
Alois Jenewein
Alfons Tiefenbrunner
Anton Heckl
Jaroslaw Koubeck
Wenzel Maix
Friedrich Oberaigner
Michael Ezupyn
Olexa Plsahyj
Johann Moosbrugger
Wendelin Fischnaller
Johannes Heidler
Johann Krammel
Jan Sokol
August Orlik
Pirie Alija
Solo Pei Giuseppe (°)
Italienischer Soldat (°)
Italienischer Soldat (°)
Italienischer Soldat (°)
Monetaro Pietro (°)
Moneta Pietro (°)
Simboli:
La scultura denominata Felschristus è opera di Florian Tschurtschenthaler. Essa unisce la sofferenza di Cristo a quella dei soldati. Al posto della croce è stata scolpita una roccia, che rappresenta la brutalità della guerra. Al posto della corona di spine, l’autore ha scolpito del filo spinato.
Fonte: https://www.dreizinnen.com/Kataloge/3%20zinnen%20infobooklet%20IT%20WEB.pdf

Altro

Osservazioni personali:
Ringrazio Gabriele Schlager – Secretary OÖSK (Croce Nera Alta Austria) – Linz per la gentile ed efficiente collaborazione nel fornirmi i nominativi dei caduti ottenuti nei suoi contatti con l’Associazione Turistica di Sesto.

Crediti fotografici: Piero Carlucci

(^) Caduti russi
(°) Caduti italiani

Staff Pietre: geolocalizzazione approssimativa

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