
Posizione
- Nazione:
- Italia
- Indirizzo:
- CAP:
- 06049
- Latitudine:
- 42.6993075
- Longitudine:
- 12.6369128
Informazioni
- Luogo di collocazione:
- Parete sinistra della Chiesa di S. Maria di Panico
- Data di collocazione:
- 14/04/1925 e 21/05/1978
- Materiali (Generico):
- Marmo
- Materiali (Dettaglio):
- Informazione non reperita
- Stato di conservazione:
- Buono
- Ente preposto alla conservazione:
- Associazione laica "Madonna di Panico"
- Notizie e contestualizzazione storica:
- La Pieve di S. Maria di Panico si trova nelle terre Arnolfe, zona già ricca di "ville" nel I secolo a.C. perché attraversata dalla "via delle pecore", diverticolo che collegava Spoleto a Carsule, molto utilizzato perché considerato più breve e sicuro rispetto alla via Flaminia. Dal III-IV secolo ebbe inizio la cristianizzazione di questi territori, che nei secoli successivi attraversarono un periodo di decadenza pur senza mai essere abbandonati. La denominazione di "Terre Arnolfe" si fa risale al 962, quando Ottone I affida la contea istituita tra Narni e Todi ad Arnolfo ed ai suoi discendenti, tra cui Baldovino e Ravizzone. Giovan Battista Marignoli nelle risposte ai Quesiti vescovili del 1879 (una sorta di relazione periodica che i parroci erano tenuti a compilare), dà un'idea della vita di queste zone, che dichiara salubri da un punto di vista climatico, ma economicamente povere, in quanto l'agricoltura, unica forma di produzione di ricchezza delle Terre Arnolfe, era portata avanti con pochi mezzi e dava lavoro a poche braccia. Nello stesso documento il religioso fa notare come l'isolamento dei luoghi si presti a vita eremitica, anche se egli stesso nutre forti dubbi sulla reale vocazione di queste persone che sembrano più vagabondi in cerca di un riparo che anime bisognose di solitudine per ritirarsi in preghiera, come era stato invece nei secoli passati. E' interessante ricordare come la presenza di questi singolari "romiti" sia testimoniata a Panico fino alla metà del 1900.
La chiesa era un punto di riferimento per gli abitanti dei paesi vicini come Porzano, Perchia, Fogliano, Rapicciano, da dove, ogni lunedì di Pasqua, partivano grandi processioni che arrivavano fino a Panico, dove si svolgevano festeggiamenti religiosi e civili. Nel '70/'75 le processioni sono terminate ma si mantiene tuttora la tradizione del lunedì di Pasqua, quando in occasione della festa si celebra la funzione religiosa, si commemorano i caduti della delle due guerre mondiali e si svolge un rinfresco.
Contenuti
- Iscrizioni:
- Libertà
Patria
Sacrificio
Trento
Trieste
Vittorio Veneto
1915 1918
Ai figli invitti
morti santamente per l'Italia
la gloria degli eroi. La pace di Dio
Arezzo Calabresi Eugenio
Calabresi Nazzareno
Di Marco Armando
Balduini
Laureti Raffaele
Rosati Umberto
Castagnacupa
Sabbatucci Giulio
Fogliano
Bartoloni Palmero
Farinelli Francesco
Ferri Bernardo
Giovannini Augusto
Paolini Giuseppe
Icciano
Cesaroni Cesare
Gentileschi Casimiro
Meggiano
Luparini Domenico
Pompili Giuseppe
Pompili Pietro
Messenano
Marchesini Alfredo
Marchesini Angelo
Maulini Giacomo
Mogliano
Cecera Ernesto
Falchi Silvano
Tulli Paolo
Tulli Stefano
Ridolfi Arcangelo
Ridolfi Arcangelo
Ridolfi Isidoro
Zucchi Umberto
Rapicciano
Carlotti Cesare - Ribeca Giovanni
Santini Sante - Zefferini Domenico
14 aprile 1925
Anno 1945
Ficoni Giovanni
Penza Agostino
Cascianelli Pietro
21 maggio 1978
1945
Pucciatti Nello
Calandri Carlo
- Simboli:
- Ramo di alloro e di quercia. Simbolo di Trento e Trieste. Stella a cinque punte.
Altro
- Osservazioni personali:
- Informazione non reperita