In questo libro si racconta la retata nazista nel Ghetto di Roma, una mattina che si concluse con la deportazione di oltre mille ebrei: questo fu il 16 ottobre 1943. Pagine brucianti dove a parlare è un coro sgomento e terribile da cui si staccano, solo per infinitesimi istanti, le voci dei protagonisti, subito sommerse e per sempre perdute. Pubblicato per la prima volta nel dicembre 1944 sulla rivista "Mercurio" è ormai considerato un classico della letteratura post-clandestina per il suo alto valore letterario e testimoniale.