L'intento dell'Autore con questa opera è focalizzare l'attenzione sulle emozioni e i sentimenti dei combattenti, cose che di solito mancano totalmente nei testi più o meno ufficiali puramente storici, affiorando dai ricordi, dalle lettere, dai diari dei reduci con descrizioni, talvolta semplici e ingenue, dei fatti. Per i giovani d'oggi la guerra, per loro fortuna, è cosa distante, lontana, appresa assai spesso in maniera distorta, dai film; disumanizzata dalle continue riprese televisive che pur portando spesso davanti alle tavole apparecchiate per la cena o il pranzo gli aspetti più crudi, ne filtrano automaticamente il contenuto reale come se ciò che avviene oltre lo schermo fosse anch'esso una specie di spettacolo. L'autore con questo suo lavoro vuol far sentire i lettori partecipi di quei fatti lontani. Portarli a rivivere quelle angosce, dubbi, incertezze, il senso di impotenza verso eventi troppo grandi, Se anche solo per un attimo, un solo lettore, proverà dentro di sé un certo brivido, una certa commozione, lo scopo prefissosi sarà raggiunto e il suo lavoro non sarà stato vano.