L'odissea di oltre trentamila prigionieri di guerra, di una guerra che ormai - dall'aprile 1945 - è finita. In queste pagine, uno dei protagonisti di quegli eventi racconta il dramma di migliaia di italiani rinchiusi nei campi di concentramento in Italia, da aprile a dicembre 1945. Una storia dimenticata, quella del campo di Coltano (Pisa) dove gli americani prima e gli stessi italiani poi, tennero prigionieri in condizioni durissime tedeschi, slavi, soldati della RSI che non avevano accettato di deporre le armi. L'autore, oltre a narrare la propria esperienza, tenta un bilancio delle vittime che in quei campi morirono per fame, i maltrattamenti e le malattie; una ricerca storica puntigliosa e tenace, costretta a scontrarsi con il muro di gomma delle omertà di allora e di oggi, che rivela una delle pagine più buie dell'immediato dopoguerra.