Lucia diciannovenne di famiglia borghese e fascista, si ribella in piena guerra alle insinuazioni "propagandistiche" sui campi nazisti e fugge in Germania per verificare di persona. Inizia così un'avventura a suo modo unica, che le permetterà di osservare l'atroce realtà dei lager con occhi e intenti assolutamente diversi da qualsiasi altro cronista. Evasa da Dachau piomba nel mondo parallelo della clandestintà che brulica intorno ai campi: Lungo affascinante racconto di grande impatto umano, popolato da cento e cento figure indimenticabili, esperienze eccezionali consumate nelle asfisianti fogne del "campo", in un mondo dove il pericolo mortale e l'agguato, la ferocia e la solitudine sembrano non avere più confini. Mai nessuno ci aveva parlato dei rapporti fra prigionieri, fra uomini e donne, fra vittime e carnefici come in questa storia realmente vissuta che l'autrice ha avuto il coraggio di rivivere, scrivendola, con stoica partecipazione e lucidità. Un viaggio nella degradazione umana che al tempo stesso è anche la grande avventura di un'anima inquieta e profondamente ferita.