Ucciso a vent'anni: Giancarlo Puecher è un caso esemplare della Resistenza, un simbolo di straordinaria umanità diventato testimonianza per tutti i protagonisti della storia partigiana, al di là di ogni ideologia. Giancarlo muore fucilato, sua padre Giorgio si spegne in un lager tedesco. Una famiglia dell'alta borghesia ambrosiana che avrebbe potute "tenersi fuori" da tutto, e scelse invece di buttarsi contro il nazifascismo, a fianco di operai, di contadini, di intellettuali. Il libro ricostruisce, in un profilo sintetico e denso di spunti di meditazione, la vita piena, felice e tragica di un giovane che seppe scegliere di morire per senso del dovere, per una autentica obiezione di coscienza, per ideali di pace, di democrazia, di rispetto per l'uomo e soprattutto per un convinto amore della giustizia.