Questo libro descrive il lato oscuro degli anni fra il 1943 e il 1945. Si è voluto narrare sfidando quanti strilleranno che il virus del revisionismo ha dato alla testa all'autore. Eppure che i partigiani e fascisti si assomigliassero era una certezza già presente nei racconti di chi aveva vissuto da spettatore inerme un massacro visto in casa nostra. Ma questa realtà doveva restare nascosta. La Resistenza era diventata una religione intoccabile. Anche parlare di guerra civile era proibito. Un dopoguerra che genera nuovi delitti. Poi la voglia di normalità ha preso il sopravvento. E la storia ha camminato in una direzione diversa, per questo il nostro passato appare più rassicurante del futuro. Tormentati dalla grande crisi europea, oggi non sappiamo che cosa ci riserva l'avvenire.