Si comincia girando per paesi, chiese e cimiteri, fotografando monumenti, lapidi, che le comunità o le singole persone hanno voluto per onorare la memoria degli uomini, per lo più giovani o giovanissimi, caduti in guerre da loro non volute, a loro quasi sempre estranee, di cui però hanno contribuito con quanto di più caro avevano: la vita. Si finisce per appassionartsi a queste loro vite, alla vita delle comunità che li hanno voluti ricordare scolpendo i loro nomi sul marmo, per sempre.Oltre ogni retorica politica c'è la riconoscenza, l'omaggio amorevole, il dolore.