In questo libro l'Autore cerca di dare il proprio contributo ad un dibattito storiografico e soprattutto morale. Il secondo conflitto mondiale ha causato circa sessanta milioni di morti. Dall'invasione della Polonia fino alla resa ufficiale del Giappone, passando per l'assedio di Leningrado, i bombardamenti sulle città tedesche, gli orrori della Shoah e l'apocalisse di Hiroshima e Nagasaki. A distanza di molti anni è impossibile non domandarsi come abbia potuto, un conflitto nato in Europa, aver avuto una tale escalation letale, tuttavia sembra ancora difficile avere una risposta soddisfacente. Alla fine tuttavia un dubbio resta all'Autore, il quale si domanda se così tanti morti potessero essere evitati se, in molti, non avessero distolto lo sguardo di fronte alla minaccia nazifascista.