L'Italia littoria abbraccia gli anni dal 1925 al 1936: ossia dal discorso mussoliniano del 3 gennaio, che avviò la trasformazione del Regime fascista in dittatura, alla fine della campagna d'Etiopia. In quel periodo Mussolini ottenne i suoi maggiori successi, e si assicurò un imponente consenso popolare. Questo processo di consolidamento del fascismo, e insieme di mitizzazione del suo Capo, non più Mussolini ma DUCE a tutte maiuscole, è seguito passo passo, nel volume, con le sue luci e le sue ombre. Ma attorno a lui gravitano molti personaggi di spicco: Farinacci, Augusto Turati, Balbo, Starace, Galeazzo Ciano, Bottai, Arpinati, De Bono, Badoglio, Graziani cui debbono essere aggiunti gli uomini che, in politica estera, si incontrarono e scontrarono con il duce. Ci limitiamo a citare Hitler, Churchill, Eden, Laval. Infine vanno ricordati gli interlocutori della Conciliazione, primi fra tutti Pio XI e il cardinale Gasparri. Un itinerario drammatico, questo dell'Italia littoria, in una selva di avvenimenti che per molti italiani sono ancora ricordi di vita.