Gli autori forniscono con documenti inediti una radiografia del malaffare in camicia nera, facendo i "conti in tasca" ai vertici della nomenclatura fascista. Una pagina che ancora mancava della storia del ventennio. Una storia di corruzione e concussione di tangenti e appalti, di capitali che trovano riparo all'estero, di raccomandazioni; un intreccio perverso tra politica e affari alla faccia del rigore e dell'onestà tanto proclamata dalla propaganda fascista. Alla ribalta salgono nomi eccellenti come Alessandro Pavolini, Roberto Farinacci, Edmondo Rossoni, c'è poi Mussolini e i suoi "affari di famiglia" con gli intrallazzi di Galeazzo Ciano e Edda Ciano, l'avidità di donna Rachele e la rapacità del clan Petacci.