Il libro che andrete a leggere - agile, a tratti giustamente canzonatorio, ma serissimo - si colloca sulla scia di una serie di importantissimi lavori che nell'ultimo quarto di secolo hanno provato a decostruire tutta una serie di "miti", del tutto slegati alla realtà storica, che ammorbano l'Italia degli anni venti del Novecento, dimostrando come le loro matrici vadano cercate, appunto alla radice. Basta un'ora per leggere questo volume, e sarà un'ora ben spesa, che darà a chiunque gli strumenti per difendersi dal rigurgito nostalgico che sta montando dentro e fuori il chiacchiericcio sguaiato dei social.