Quello di Mario Scelba è un nome che suscita ancora giudizi contrastanti - dal consenso convinto, al biasimo e alla censura -, ma quasi tutti fondati sul "sentito dire", perlopiù su definizioni malevole coniate dai suoi avversari, come quello di "ministro di polizia". Al di là di questi stereotipi, però, su Scelba, come su molti altri artefici della democrazia italiana e dell'integrazione europea, da tempo è caduto l'oblio. L'autore si propone di colmare questa lacuna e lo fa ricostruendo, sulla base di fonti edite ed inedite, oltre che di numerose testimonianze raccolte dagli scritti o dalla viva voce del protagonista, le diverse fasi della lunga e operosa vita. Egli fu inviso, in egual misura, sia ai nostalgici del "tempo migliore" del fascismo sia ai profeti del "mondo migliore" del comunismo. Sorge allora il legittimo dubbio, come afferma l'autrice, che questa duplice ed opposta avversione fosse dovuta al suo essere uno dei più convinti ed inflessibili custodi della libertà e, dunque, un autentico democratico.
Informazioni
- Autore:
- Gabriella Fanello Marcucci
- Editore:
- Le scie - Mondadori
- Anno:
- 2006
- Pagine:
- 370 p; ill, bn; 15x22 cm