In questo libro viene esaminato il programma di politica estera contenuto nel disegno di democrazia progressiva elaborato da Palmiro Togliatti. Oltre alle risoluzioni e ai documenti ufficiali del programma viene qui specificamente analizzato il ruolo svolto da Togliatti nel concreto svolgimento delle vicende politiche italiane. L'esame si fonda sullo studio delle nuove fonti documentarie messe negli ultimi anni a disposizione degli studiosi dal Pci e poi dal Pds. Il presupposto della scelta del tema è la convinzione che una corretta valutazione del progetto togliattiano, e quindi della politica del Pci, non possa avvenire senza un'attenta analisi della sua dimensione internazionale. La storiografia infatti, soprattutto di parte comunista, ha impostato una lettura della tradizione tesa a privilegiare una dimensione nazionale della politica di Togliatti (ricondotta a una forma di «gobettismo»), contrapponendola a quella internazionale identificata con il «legame di ferro» con l'Unione Sovietica), con il risultato di fornire le basi per una interpretazione della figura e dell'opera di Togliatti riduttiva e fondata in un certo senso su un concetto, ritenuto fuorviante dall'autore, di «doppiezza». Il risultato è quindi una ricerca organizzata su due piani (quello internazionale, con al centro la politica degli Alleati verso l'Italia, e quello del Pci) la cui ricostruzione s'intreccia costantemente, e quindi un racconto della storia del nostro paese effettuato da angoli di visione differenti.