Cesena, una pietra della memoria in braille per la compagna ipovedente

CESENA PIETRA IN BRAILLE PRIMARIA CARDUCCI

CESENA – Una pietra della memoria, la lapide presente all’interno della scuola che ricorda gli studenti che hanno perso la vita nella prima guerra mondiale, riprodotta con la stampante 3D in linguaggio braille «per aiutare una nostra compagna ipovedente». L’iniziativa è delle classi 4A e 4B della Scuola Primaria Carducci di Cesena, protagoniste nel concorso Esploratori della Memoria per l’Emilia Romagna, la cui cerimonia di premiazione si è tenuta il 21 maggio.
Per lo staff del progetto Pietre della Memoria, guidato dal coordinatore nazionale Remo Gasperini e che nell’Emilia Romagna vede Roberta Cavani come attivissima e precisa coordinatrice regionale del concorso Esploratori della Memoria, la costruzione di un modellino in Braille di una lapide storica, a vantaggio di ipovedenti e non vedenti, costituisce un cambiamento notevole nell’apprendimento di discipline, integrate in un progetto di alto valore sociale.
La partecipazione al concorso è stata proposta alle classi dalla maestra Francesca Scarpino, che ha curato il coordinamento e l’effettuazione del progetto in tutte le sue parti. Sono stati coinvolti tutti i docenti del team, in particolare Manuela Pollini, Carmela Nazzareno che ha raccolto la testimonianza di guerra del suo nonno di 101 anni, Giacomo Macelletti che ha realizzato il video di presentazione, Bruna Borgognoni e Flavia Persico (quest’ultima è l’animatrice digitale del circolo) responsabili della ideazione e realizzazione della tavoletta in 3D insieme al gruppo di Fablab Romagna. Il professor Gagliardo, storico dell’Istituto Storico della Resistenza, e il professor Preti, storico dell’Università di Bologna, hanno impreziosito con i loro interventi l’intero percorso, raccontato nel filmato inserito in questa pagina e nel canale YouTube del progetto Pietre della Memoria.
L’inaugurazione della Pietra in braille si è tenuta alla presenza dell’assessore comunale alla Cultura e inclusione Carlo Verona, del dirigente scolastico Enrico Flamigni e della presidente dell’Istituto Storico della Resistenza e dell’età contemporanea di Forlì-Cesena Ines Briganti.

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