Al museo storico della Fanteria la mostra “Bollettino 1269. Il confine di carta”

ROMA – I confini sono l’inizio della guerra. La guerra li abbatte tutti e l’uomo che la vive travalica ogni suo limite.
​​Lo Stato Maggiore Esercito, nel centesimo anniversario della prima guerra mondiale, ha voluto volgere indietro lo sguardo, ritrovando nel conflitto la storia dei molti uomini che l’hanno vissuto, cercando nelle loro parole, negli oggetti che ancora portano le impronte di quei fatti, un nuovo linguaggio comunicativo, per narrare la storia con il sapore del racconto, il colore dell’esperienza. Non più una guerra vista dall’alto dei cieli d’Europa, ma una telecamera calata in trincea, una trincea italiana. Diciannove sale, centocinquanta cimeli, più di centotrenta piccoli affreschi di un’epoca lontana, per narrare la società prima e durante il conflitto, per incuriosire con gli oggetti più inconsueti, per scendere letteralmente in prima linea accanto ai soldati di allora e scoprirsi d’un tratto ancor più fieri di essere italiani. Il bollettino della vittoria che sancì la fine del conflitto, fragile e potente confine tra guerra e pace, è stato assunto quale emblema della mostra, quale memoria dell’istante in cui l’Italia tutta si strinse unita e commossa attorno alla propria bandiera, guardando alla pace come ad un’enorme conquista. Di quel preciso istante, di quella partecipe unione, del grande tributo di vite che ne fissò il prezzo, dobbiamo serbare il ricordo, quale prezioso monito. La mostra “Bollettino 1268 – Il confine di carta” (fino al 14 novembre 2018), con la brillantezza di un percorso espositivo accattivante ed esperienziale, restituisce l’essenza della Grande Guerra degli italiani ai loro eredi, pensando in particolare alle generazioni più giovani, in una fresca narrazione che lascia spazio all’immaginazione, suggerendo percorsi e non pochi spunti di riflessione e ricerca.
(Curatrice dott.ssa Federica Dal Forno)

La mostra, che rientra nel novero delle attività promossa dalla Struttura di Missione della Presidenza del Consiglio per la commemorazione della ​Grande Guerra, ha ricevuto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica.

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