Cesena, le storie degli internati dopo l’8 settembre ’43 in una mostra ed un libro

CESENA – La storia e le storie dei militari italiani internati nei lager dopo l’8 settembre 1943 sono al centro della mostra “Il Gran Rifiuto”, che ha aperto i battenti sabato 25 gennaio all’Aula Magna della Biblioteca Malatestiana di Cesena. La mostra, nata per iniziativa dell’Istituto Storico dei Lager Nazisti “Giuntella” di Cesena, è realizzata in stratte collaborazione con la sezione cesenate dell’Anmig (Associazione Nazionale Mutilati ed Invalidi di Guerra). Nell’ambito dell’iniziativa è stata prevista anche la pubblicazione di un corposo volume (clicca per scaricare il pdf). Il progetto è così risultato inserito tra i vincitori di un bando della Presidenza del Consiglio dei Ministri in occasione del 70° Anniversario della Resistenza.
La mostra, curata da Daniele Vaienti, vice presidente della Sezione di Cesena dell’Anmig e componente del Direttivo dell’Istituto Giuntella, rimarrà allestita fino al primo marzo e potrà essere visitata negli orari di apertura della biblioteca. Fra i materiali in esposizione, documenti e foto originali e inedite provenienti dal Campo di Bendingbostel, materiale che, sottratto alla distruzione tedesca dall’internato cesenate Guido Belli, rivede la luce dopo 70 anni. Di particolare interesse è la documentazione fotografica completa (e in originale) dei circa 150 militari italiani internati le foto segnaletiche sono montate e raggruppate in una quindicina di cartoncini originali. Inoltre vengono presentati documenti della “vita quotidiana dei lager”, fissati sulla carta dal fiduciario del campo: corrispondenza con gli altri campi, con l’Ambasciata, richieste di ogni tipo, tentativi di rendere meno dura la durissima vita dei campi.
Un’altra sezione contiene disegni ed appunti e documenti dell’avvocato ferrarese Ferruccio Ferrucci deceduto nel 2012, socio della Sezione Anmig Ferrara), Ufficiale di Marina, che resistette oltre due mesi con le armi ai tedeschi nell’isola di Lero, nel Dodecaneso, e fu poi catturato e “internato”, via via, in quattro diversi campi in Polonia e Germania. Tornerà in Italia solo nel settembre 1945, a guerra ampiamente finita. I suoi disegni, esposti in parte nel 1999 sempre a cura del Giuntella nel corridoio lapideo della Malatestiana, sono oggi ospitati, in originale, nel ferrarese Museo del Risorgimento, adiacente a Palazzo dei Diamanti. Il materiale esposto a Cesena, frutto di un accurato esame del curato sulla base di indicazioni lasciate dallo stesso autore, è stato donato dall’autore al Giuntella di Cesena, nel corso di un rapporto ultra-ventennale con il cesenate Pietro Vaenti, militare, unitosi ai partigiani greci e, in seguito, a quelli albanesi.
Una terza sezione, curata dal filatelico cesenate Gastone Benini, segretario dell’ANPI di Cesena e figlio di un noto partigiano (Adriano Benini), è dedicata alla “storia postale” del periodo e in particolare alla corrispondenza fra gli internati e le famiglie: frammenti, appunto, microstorie che vanno, anch’esse a disegnare i confini più ampi della grande storia. La raccolta è particolarmente interessante ed efficace, è prevista l’esposizione di una decina di manifesti originali (fra cui alcuni di Boccasile) del periodo 1943-1944, in collaborazione con l’Archivio di Stato – Sezione di Cesena.
Il taglio del nastro, alla presenza del sindaco cesenate Dr. Paolo Lucchi, è stato preceduto da un momento di approfondimento, con i saluti delle autorità e gli interventi di Ottorino Bartolini (storico, Vice Presidente del Giuntella, ex Presidente del Consiglio Regionale dell’Emilia-Romagna), Gianfranco Miro Gori, Sindaco di San Mauro Pascoli che ha ospitato nel 2009, nel complesso La Torre di Villa Torlonia, il “Processo a Badoglio” promosso dal “Giuntella” e Massimo Coltrinari, alto ufficiale dell’Esercito, fondatore della rivista “Secondo Risorgimento”, edita dal centro Studi Storico dell’Esercito. Nel pomeriggio si è tenuta la presentazione del volume “Il Gran Rifiuto”, curato anch’esso da Daniele Vaienti in collaborazione con Claudio Riva (storico, saggista e Direttore dell’Archivio Vescovile Diocesano) e Maurizio Balestra (storico, saggista e responsabile della Biblioteca Giuridico-Economica “Giovanni Ghirotti” di Cesena), con saggi e testimonianze sulle vicende dei militari italiani che dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 rifiutarono di aderire alla Repubblica di Salò e di collaborare con i tedeschi e che per questo furono internati. Interverranno lo storico prof. Maurizio Ridolfi (Preside di Scienze Politiche e ordinario di Storia Contemporanea all’Università della Tuscia di Viterbo), che introdurrà il volume, la prof.ssa Roberta Ravaioli (Dirigente scolastico a Forlì, nipote di un internato deceduto nei lager,) che sintetizzerà il proprio lavoro di ricerca. Il generale Massimo Coltrinari, concluderà la giornata, tracciando anche un breve ricordo di Pietro Vaenti, indimenticato fondatore e animatore dell’Istituto Giuntella scomparso nel 2011, a cui si deve l’idea iniziale da cui sono scaturiti la mostra e lo stesso libro. Al partigiano “Petri” e alle centinaia di migliaia di anonimi che affrontarono il lager con uguale coraggio, è dedicato l’intero progetto.
Il libro contiene numerose testimonianze dirette raccolte in interviste effettuate nell’arco di una decina di anni: fra queste, di particolare significato, quelle del rag. Cesare Garaffoni, Presidente della Sezione Cesenate e del rag. Nello Zacchini, che fu uno dei predecessori di Garaffoni nell’incarico di Presidente Anmig. Al termine dell’incontro il volume è stato consegnato a tutti i presenti.
L’iniziativa ha ricevuto il patrocinio di: Regione Emilia-Romagna, Amministrazione Provinciale di Forlì-Cesena, Comune di Cesena, Comune di Forlì, Comune di San Mauro Pascoli. Hanno fattivamente collaborato con il Giuntella e con la sezione di Cesena dell’Anmig, l’Istituzione Biblioteca Malatestiana e il Circolo Culturale Filatelico Numismatico Ennio Giunchi di Cesena, unitamente all’Archivio di Stato di Forlì-Cesena – Sezione di Cesena.

Daniele Vaienti

Fonte dell'immagine: Anmig Cesena

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