Divenni il numero 29113, la storia di Egisto Grassi dopo l’armistizio dell’8 settembre

FIRENZE – “Io non ci sto a passare dalla parte dei nazisti”. Egisto Grassi lo disse l’8 settembre 1943 ma lo scrisse solo nel 2007. Per decenni era in effetti calato il silenzio su quel rifiuto coraggioso che più di 600.000 militari italiani pagarono con l’internamento nei lager tedeschi. Impedivano il ricordo ragioni complesse, politiche e familiari: la moglie di Egisto “stava male a sentir parlare di certe cose” che però, a partire dagli anni ’80, iniziarono a riaffiorare. Il risarcimento, benché tardivo, era arrivato ed Egisto, finalmente, si sentì legittimato a ricordare. Prima lo fece raccontando, anche nelle scuole, e infine scrivendo. Per meglio rispettarne il senso etico, centrato sull’impegno sociale, il figlio Marco ha deciso di pubblicare le memorie facendole dialogare con altre voci, variamente imparentate con i tempi e i luoghi della storia di vita del padre. Ne risulta un’autobiografia insolita: profonda perché “non solo personale” riportata nel volume Divenni il numero 29113, edito nell’ambito di una collana promossa e realizzata dal Consiglio regionale della Toscana, che comprende opere diverse per tipologia e argomento.  

DOPPIA PRESENTAZIONE
Sono previste due presentazioni del volume. La prima a Firenze lunedì 23 maggio (ore 17) nella Sala del Gonfalone di Palazzo Panciatichi, via Cavour 4. Dopo i saluti di Eugenio Giani, Presidente del Consiglio regionale, sono previsti interventi di Francesco Casini, Sindaco di Bagno a Ripoli, Paolo De Simonis, Iniziative Demo-etno-antropologiche e di storia orale in Toscana, Daniele Lamuraglia, scrittore e regista, Luciano Bartolini, amico di Egisto e di Marco Grassi, figlio di Egisto, Associazione nazionale ex internati – Associazione nazionale mutilati e invalidi di guerra di Firenze.
Il 30 maggio (ore 18) replica alla sala Falcone e Borsellino (piazza della Vittoria 1) a Bagno a Ripoli. Il programma è quello della presentazione prevista alla sede del C0nsiglio Regionale.

Il volume, 112 pagine in tutto, è interamente consultabile CLICCANDO QUI

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